Il sindaco di Forte dei Marmi (LU) ha pensato di scrivere al ministro dell’Istruzione dopo la mattinata uggiosa di pioggia dell’altro ieri. Guardando dalle finestre del municipio la spiaggia deserta e gli ombrelloni chiusi, Umberto Buratti (Pd) si è messo davanti al computer e ha chiesto alla conterranea, la lucchese Stefania Giannini, di rinviare l’apertura delle scuole al primo ottobre.
«Caro ministro, è stata un’estate perseguitata dal maltempo e gli operatori turistici hanno dovuto subire gravissimi danni - ha scritto Buratti -. Le chiedo, dunque, di posticipare di un mese l’apertura delle scuole. Sarebbe di grande sollievo per tutti gli operatori turistici che sono stati seriamente danneggiati. Quando eravamo bambini andavamo a scuola il primo ottobre e settembre era un mese dedicato alle vacanze, spesso al mare, leggendo qualche libro della maestra. Credo che potremmo tornare a quei tempi, magari sperimentandone quest’anno gli effetti».
«Adesso, però, è arrivato il momento di fare di più - spiega Buratti - e la scuola posticipata potrebbe essere importante per aiutare il turismo, balneare e non. C’è poco tempo, appena un mese, ma se il ministro Giannini ci dà il via, potremmo tentare di rimettere in piedi, magari con un settembre super, una stagione assai alluvionata».
Intanto, anche Pesaro sventola con speranza l’ultima ordinanza del neosindaco Matteo Ricci, che ha prolungato l’apertura degli ombrelloni sino al 15 ottobre. In Sicilia, invece, nelle province di Catania, Ragusa e Siracusa, un progetto ha studiato incentivi e sconti per chi prenota nei mesi autunnali o invernali. Iniziative simili sono allo studio in Puglia, Sardegna e sul litorale laziale.