Una volta diplomati, si deve affrontare la difficile scelta dell'università: quale facoltà, in quale ateneo? Scegliere una facoltà che piace o una che offre un lavoro sicuro? E in che misura l'uno può coincidere con l'altro? Uno studio rivelato da skuola.net ci spiega in percentuali quali sono le direzioni intraprese dai neodiplomati.
I DATI:
Ai primi posti, nelle scelte di coloro che decidono di proseguire gli studi dopo il conseguimento del diploma, ci sono Economia ed Ingegneria, ciascuno con circa il 15% dei neodiplomati. Agli ultimi posti invece le facoltà umanistiche, in particolare psicologia con il 2,8%. I dati emergono dall'ultimo Focus del Miur per l'anno accademico 2012-2013. A seguire le due in testa, che si acchiappano una fetta del 30% complessivo, le facoltà Giuridiche con il 10,4%, anche se in calo rispetto agli anni precedenti, e le aree Politico-sociali con l'8% delle iscrizioni. Le lingue si trovano a metà classifica con il 7,1% e poco dopo con il 6,9% circa di iscritti, le facoltà Biologiche e Mediche. Le facoltà Letterarie invece si piazzano con il 6,2 delle preferenze e dopo vengono le immatricolazioni in Chimica e Farmacia con una percentuale del 4,9. A valle della “classifica” delle preferenze universitarie delle nuove matricole, troviamo Architettura con il 3,9% , Agraria con il 3,3% e dulcis in fundo Psicologia con un misero 2,8%.
Non tutti gli studenti effettuano un percorso di orientamento prima di cominciare la propria carriera universitaria. Sono tanti i ripensamenti durante il percorso, chi per lavoro, chi per difficoltà o perché non piace. Contano però sicuramente le scuole di provenienza dei ragazzi. Infatti si riscontra che chi proviene da licei scientifici e tecnici sceglie con più probabilità facoltà di ingegneria o economico-statistiche, mentre chi ha frequentato il liceo classico solitamente si iscrive in Giurisprudenza. I diplomati magistrali invece prediligono le facoltà umanistiche o di lingue.