Il Ministro degli Esteri della Gb è preoccupato per la minaccia che rappresenta il virus dell'ebola anche per il paese europeo. Intanto la situazione dei paesi del nord Africa si aggrava sempre di più, aumentando il numero dei contagi e dei morti.
L'ebola è un virus della famiglia dei Filiviridae molto pericoloso per l'uomo. Pare essere zoonotico fra le popolazioni di gorilla dell'Africa centrale e trova una delle sue riserve naturali nei pipistrelli che dovrebbero esserne immuni. I sintomi sono febbre, cefalea, astenia, vomito, diarrea e, negli stadi avanzati, emorragie interne. La causa della morte è generalmente dovuta a shock ipovolemico o sindrome da disfunzione d’organo multipla.
Il responsabile dei servizi sanitari, Brima Kargbo, ha annunciato la morte di Omar Khan, il medico che dirigeva il centro clinico per le cure contro l'ebola a Kenema, nella Sierra Leone. Il medico-eroe, così ribattezzato per la sua straordinaria dedizione alla medicina, era stato ricoverato in un centro dopo il contagio della scorsa settimana, ma non ce l'ha fatta, i giorni scorsi, a sopravvivere alla forte febbre emorragica provocata dal virus.
Il contagio avviene da persona a persona tramite il contatto dei fluidi corporei. I numeri sono preoccupanti: la Liberia è il terzo Paese colpito dal virus dopo Guinea e Sierra Leone e 1201 sono i casi di Ebola confermati fino ad ora in Africa, 672 i morti, risultanti dal conteggio dell'ultimo bollettino dell'Oms del 27 luglio.
David Cameron , primo ministro del governo britannico, ha deciso di convocare un Cobra meeting, ovvero un tavolo interministeriale straordinario, per decidere come affrontare l'emergenza. Le autorità sanitarie britanniche hanno predisposto misure che tutti i medici dovranno mettere in pratica qualora si presentino pazienti con tali sintomi. Per fortuna attualmente nessun cittadino britannico è risultato positivo al virus. Dal canto suo, il ministro della sanità italiana, Beatrice Lorenzin, ha tranquillizzato i cittadini, affermando che i controlli negli aeroporti e altri luoghi di transito sono elevati. In Italia non c'è pericolo.
Tra le possibili soluzioni a questo problema, da giorni si discute in Germania sulla possibilità di cura dei pazienti affetti da Ebola ad Amburgo, al policlinico di Hamburg-Eppendorf . Ma tutto è ancora incerto.
Secondo Stefan Schmeidel, del dipartimento di Medicina tropicale della clinica Bernard Nocht di Amburgo, non ci sarebbero rischi di contagio per medici, personale e popolazione, però trasportare malati di Ebola dall'Africa in Europa è un fatto da non sottovalutare e da discutere attentamente .Il trattamento intensivo costa 300 mila euro e tra i problemi c'è anche la poca collaborazione della popolazione.
Il direttore di Medici Senza Frontiere, Bart Janssens, in un'intervista rilasciata a Libre Belgique, ha sostenuto che questa epidemia non è mai stata così fuori controllo. Non assicura che la situazione cambi in positivo, anzi si dice convinto che non può fare altro che peggiorare soprattutto in Liberia e Sierra leone, con focolai davvero estesi.