La brillante rassegna di teatro contemporaneo "Sguardi a Sud", curata dalla compagnia Porta Cenere, continua a catturare l'attenzione degli spettatori, trasportandoli in un mondo di emozioni profonde e riflessioni toccanti. Con la direzione artistica di Mario Massaro, il patrocinio del Comune di Mendicino e il sostegno della Fondazione Carical, questa kermesse sta dimostrando con successo come il palcoscenico possa essere un potente strumento per abbattere le barriere e lanciare messaggi significativi. Un appuntamento imprescindibile per gli amanti del teatro di qualità. Il prossimo spettacolo da segnare in agenda è domenica 22 ottobre (ore 18). Al Teatro comunale di Mendicino andrà in scena "Il mio amico cane", una pièce con Marco Paoli, in duplice veste di attore e regista, Mariano D'Ermoggine e Nicoletta Garropoli. Scene e costumi a cura di Live Art.
Questo spettacolo ci conduce nei meandri delle periferie urbane, svelando il disagio che spesso rimane nascosto agli occhi della società. "Il mio amico cane" catturerà gli spettatori con una scrittura tanto cruda quanto potente. La regia di Marco Paoli punta infatti sull'essenza delle parole. L'uso delle luci sottolinea e avvalora le complesse dinamiche tra i personaggi. La recitazione, a tratti sincopata, a tratti realistica e diretta, trasporta il pubblico in un mondo segnato da disagi reali e incontri sorprendenti. La scenografia minimale punta l’attenzione sulla forza della narrazione. Questo spettacolo promette di toccare le corde dell’anima, di stupire e spiazzare lo spettatore, garantendo un'esperienza teatrale indimenticabile.
Il pubblico sarà catapultato in un parco che potrebbe essere in qualsiasi parte del mondo, un "non luogo" che rappresenta il punto di incontro tra universi differenti. Questa scelta registica evidenzia come, pur nelle differenze geografiche, le grandi periferie urbane siano accomunate da sfide simili.
Questa produzione ci spinge a riflettere su come la società possa alienare chi non ha il privilegio di vivere con autonomia e dignità. Due personaggi, Marco e Pietro, vivono in mondi opposti ma si incrociano una domenica mattina. Un incontro inaspettato che cambierà per sempre le loro vite.
Marco è all’incessante ricerca di un contatto umano, una persona in grado di ascoltare la sua storia di disperazione. La sua dimora è una catapecchia e i suoi vicini sono un cane nemico e una padrona di casa lasciva. Dall'altra parte, c’è Pietro: un uomo alla ricerca di qualche ora di tranquillità. Pietro conduce una vita all'apparenza perfetta ma in realtà è intrappolato in una quotidianità che lo attanaglia: ha una famiglia tradizionale, un lavoro ripetitivo, animali domestici e un giardino che rappresenta la sua oasi di felicità. "Il mio amico cane" svela il contrasto tra questi due mondi, ciascuno dei quali porta con sé le proprie complessità e sfumature. La panchina del parco è il fulcro attorno al quale si sviluppa l’intero racconto; è simbolo di unione e conflitto, speranza e disperazione.
Il direttore artistico di Sguardi a Sud Mario Massaro ha dichiarato: «È con grande entusiasmo che presentiamo "Il mio amico cane" all'interno della sesta edizione della nostra rassegna. La pièce affronta tematiche complesse e attuali che riguardano il disagio nelle periferie urbane, spingendo il pubblico a riflettere sulla nostra società e sulle sue sfide. Siamo certi che questa produzione lascerà il segno e scuoterà le coscienze degli spettatori. Invitiamo il pubblico a unirsi a noi in questo viaggio teatrale coinvolgente».