Cosa resterà di questi euro 80 recita una tormentone che gira in internet negli ultimi tempi. Ha voluto rispondere un docente di Caltabellotta , Francesco Castrogiovanni, siciliano della provincia di Agrigento che ha fatto girare sui principali social network una lettera con assegno allegato inviata al premier Renzi.
Raggiunto telefonicamente vuole aggiungere ancora qualcosa:
“Con la lettera e l'assegno inviato a Renzi ho voluto esprimere la rabbia di un docente che da servitore fedele dello Stato si trova in una situazione di bisogno economico. La separazione, la ricerca di una nuova casa, la sede di lavoro su due scuole con notevoli disagi e tempi morti e spese, questi 80 euro per me sono stati 0,64 centesimi. Mettiamo inoltre che le ultime "riforme" dell’istruzione mi costringono ad avere 300 studenti con due ore settimanali in nove classi (su due scuole) e mi stanno togliendo l'entusiasmo e la voglia di insegnare. Come si fa a fare un corso di scienze, tra l'altro facendo insieme biologia, chimica e scienze della Terra nelle stesse classi con due ore settimanali? Qualcuno dei testoni del ministero è mai entrato in un'aula scolastica? E ora le ultime novità : si propone l'aumento dell'orario scolastico e il taglio dell'ultimo anno del liceo per adeguarci all’ Europa. In realtà è che si vuole tagliare per fare cassa e così distruggere l'istruzione pubblica.”