Ci sono storie, che non fanno altro che confermare il famoso detto: “i gatti hanno sette vite” (o nove, nei paesi anglosassoni) e questa è una di quelle. Nella sera di lunedì scorso a Follonica, in Toscana un gattino, dell'apparente età di un mese, è stato notato da una ragazza fuori dalla sua casa, quindi gli ha lasciato qualcosa da mangiare, senza però riuscire ad avvicinarlo, e così anche per la giornata di martedì. Il mercoledì mattina presto Giulia, questo il nome della ragazza,  insieme ad una sua collega è salita a bordo della sua auto, una Fiat Ulysse, ed è partita per motivi di lavoro alla volta di Bolzano, percorrendo più di 500 chilometri, e lì si è trattenuta. Al giovedì mattina l' attenzione delle ragazze è stata richiamata da un miagolio sommesso ma costante, che presto hanno scoperto provenire dal vano motore della loro auto. Dopo alcuni tentativi di far uscire volontariamente il gatto hanno deciso di chiamare in soccorso i Vigili del Fuoco del corpo permanente della città di Bolzano, che dopo aver lavorato alacremente per oltre un'ora hanno liberato l'animale. Grande è stato lo stupore da parte di Giulia quando ha scoperto che il micio intrappolato nella loro auto era lo stesso che aveva visto intorno casa due giorni prima , che evidentemente allo scopo di ripararsi dall'umidità notturna si era rifugiato nel cofano dell'Ulysse, rimanendoci per le 48 ore ma sopratutto 500 km successivi, durante le quali la temperatura si è mantenuta piuttosto bassa a causa della forte pioggia incontrata durante il viaggio, e che probabilmente ha salvato la vita al gattino. “Albert”, ribattezzato così in onore del vigile che lo ha estratto dall'auto, non ha riscontrato problemi di salute evidenti ed è stato immediatamente adottato da Giulia, quindi accomodato in un trasportino per il viaggio di ritorno verso la Toscana, senz'altro più confortevole dell'andata, dove adesso si gode in tranquillità la vita, dopo essersi giocato probabilmente le altre nell'avventura dei giorni scorsi.