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Oggi è la giornata internazionale del cane randagio

Sono 600.000 i cani randagi in Italia, e solo nel 2022 ne sono stati abbandonati 130.000

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Dopo un viaggio di ritorno lungo 20 anni, Ulisse finalmente tornò a casa. Il suo rientro, però non fu semplice: Itaca era assediata dai Proci, gli insistenti corteggiatori di sua moglie Penelope, che era ormai ritenuta vedova. 

Il furbo re, allora, fu trasfigurato da Atena in un vecchio mendicante, e fece il suo ingresso.

Così conciato, con gli abiti laceri e i capelli bianchi, il bastone ed il corpo fragile, era impossibile riconoscerlo, eppure qualcuno ci riuscì: Argo, il suo fedele cane, che lo aveva atteso per vent'anni.

Ormai vecchio anche lui, appena il padrone entrò a casa, Argo si alzò, gli andò claudicando incontro, scodinzolò, si accasciò e morì.

Questa storia, che molti conoscono, è riportata nell'Odissea, datata nel IX secolo a.C. . Più di 3000 anni fa, già il rapporto uomo- cane era consolidato a tal punto da diventare parabola di fedeltà e amore incondizionato.

Argo ha atteso il suo padrone per vent'anni senza mai dubitare del suo ritorno. Ha posticipato la sua morte, è diventato vecchio e stanco, solo per poterlo vedere un'ultima volta.

Argo rappresenta tutti i cani del mondo: ogni cane aspetta il ritorno del proprio padrone; stare con il proprio umano è la cosa che rende la vita di un cane completa e degna di essere vissuta

Nonostante ciò, in Italia il randagismo e l'abbandono di animali domestici è ancora una realtà. Sono più di 600.000 i cani randagi che vagano sul nostro territorio, ai margini delle città, in cerca di cibo e rifugio. Cani nati da altri cani randagi, cani abbandonati che si sono dovuti adattare alla vita di strada. Molti altri muoiono investiti sulle autostrade dove vengono lasciati.

Solo nel 2022, il numero di cani e gatti abbandonati è salito drammaticamente: 130.000 animali, lasciati sulle autostrade o portati al canile. Alle solite motivazioni (bisogna andare in vacanza; il cane cresce e non si ha più spazio; il cane sporca; non si ha tempo per accudirlo; è stato un regalo non gradito...) se n'è aggiunta una nuova, subdola e meschina: durante il lockdown, alcuni hanno pensato bene di adottare un cane per avere la scusa perfetta per uscire. Ora che la pandemia è passata, il cane non ha più uno scopo.

Anche lo Stato ha riconosciuto il problema, e con la legge 14 Agosto 1991 n 281 ha istituito un fondo per la tutela del benessere e per la lotta dell'abbandono degli animali domestici.

Così come Argo ha aspettato Ulisse sulla soglia di casa per vent'anni, così i nostri animali domestici aspettano il nostro ritorno, che sia per mezz'ora o mezza giornata.

I cani abbandonati attendono invano il ritorno del loro padrone, con la speranza di chi non comprende la cattiveria. Senza rabbia e risentimento, sperano solo di vederlo tornare.

Questa giornata dovrebbe essere di riflessione: il cane non è un oggetto, o uno strumento, ma un membro della famiglia, che merita amore e rispetto. Ormai abbondano gli hotel dog friendly, o i dog sitter; se il cane sporca si pulisce; se cresce si sta più stretti. 

Qualsiasi cosa, ma NON ABBANDONATE ARGO.

 

 

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