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Arnaldo Forlani, protagonista del CAF, osteggiò la corrente della DC che amava dialogare con il PCI

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Forlani è stato uno degli esponenti di punta della Democrazia Cristiana (DC.), il partito di maggioranza relativa che per oltre quarant’anni ha governato l’Italia

Per molti anni Forlani fu il principale collaboratore di Amintore Fanfani, nella corrente politica “Nuove Cronache”. Nel 1982 dopo aver perso l’appoggio del suo mentore nella battaglia congressuale con Ciriaco De Mita per la segreteria del partito, con altri due noti esponenti della DC, Antonio Gava e Vincenzo Scotti, fondò la corrente "Azione Popolare" (o “Grande centro”).

Nella DC, Forlani si è caratterizzato per essere stato un esponente politico che ha sempre osteggiato ogni alleanza con il Partito Comunista, contrapponendosi a quell’area della DC rappresentata da De Mita che “guardava a sinistra”, non escludendo di stipulare accordi politici perfino con il PCI. 

Forlani è stato fra i protagonisti con Bettino Craxi e Giulio Andreotti del “CAF” (Craxi-Andreotti-Forlani): l'asse politico che negli anni '80 (fino al ’92) ha governato il Paese con una formula di governo denominata pentapartito (Dc-Psi-Psdi-Pri-Pli) che teneva il Pci all'opposizione, dopo l'avvicinamento Dc-Pci prima del rapimento e dell' assassino di Aldo Moro.

Tra i suoi allievi, Pier Ferdinando Casini e Marco Follini, due degli eredi più importanti della DC nella “Seconda Repubblica”. 

https://www.notizienazionali.it/notizie/attualita/41964/-morto-arnaldo-forlani-lex-leader-dc-aveva-97-anni

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