Per esserci, stasera a Porta a Porta, ha voluto la diretta. Un faccia a faccia di un’ora per Beppe Grillo al cospetto di Bruno Vespa.
Dal rifiuto della tivvù che «è morta» al ritorno in tivvù - e precisamente a Porta a Porta - perché, dice il leader del Movimento 5 Stelle, «Vespa rappresenta quell’elettorato che pensa che io sia Hitler. Abbiamo 22 milioni di pensionati, anch’io sono un pensionato. Vado a Porta a Porta, per rivolgermi a quella gente di una certa età che ha un pregiudizio su di me e per dirgli che non sono nè un violento nè un esagitato».
Un altro passo in una strategia chiara: a Grillo, la piazza non basta più e allora ecco pure la tv. Così come a Renzi la televisione non basta più (anche se oggi è alla trasmissione di Corrado Formigli, mentre Berlusconi è a Quinta Colonna) e allora le affianca la piazza.