Il vortice di bassa pressione che insiste sull'Italia, prima di abbandonare la nostra Penisola oggi porterà ancora molte nuvole al Centro-Sud e piogge sparse sulle regioni meridionali, anche a carattere temporalesco; al Nord invece tornerà a splendere il sole. Lo afferma il meteorologo di Meteo.it (Centro Epson Meteo) Andrea Giuliacci, nell'annunciare che "la prima parte della nuova settimana sarà caratterizzata dall'alta pressione che garantirà bel tempo e temperature decisamente miti in quasi tutta l'Italia". Già da ieri un avviso meteo della Protezione civile ha segnalato "allerta temporali al Centro-Sud", col persistere di precipitazioni diffuse e persistenti, anche a carattere di rovescio o temporale, su Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata e Calabria.
In nottata sono previste precipitazioni in Sicilia. Per la giornata di domani, il Dipartimento indica "criticità arancione per rischio idraulico sul Veneto meridionale e per tutto il territorio delle Marche", mentre rimane indicata criticità gialla su buona parte del territorio nazionale. La settimana prossima il tempo, a detta dell'esperto di Meteo.it, è in generale miglioramento. In particolare, lunedì è previsto un miglioramento generale grazie alla rimonta dell'alta pressione con residua nuvolosità al Sud e in Sicilia e ultimi piovaschi tra Calabria e Sicilia orientale. Le temperature saranno in aumento. Martedì ancora prevalenza di tempo bello anche se aumenterà la nuvolosità al Nord, mentre mercoledì potrebbe arrivare la seconda perturbazione di maggio con effetti principalmente sulle zone alpine. Giovedì potrebbe essere coinvolto dalla stessa perturbazione marginalmente anche il Nordest. (ANSA).
L'ALLUVIONE CHE IERI HA DEVASTATO LE MARCHE - Due morti, decine di sfollati, un centinaio di ragazzini bloccati per ore in una scuola prima che i vigili del fuoco riuscissero a portarli in salvo. Strade interrotte, i caselli dell'A14 chiusi. L'alluvione del Misa ha devastato Senigallia, dove nella tarda sera di ieri la città è ancora divisa in due, ma la 'bomba d'acqua' che da venerdì sera si è abbattuta sulle Marche ha messo in ginocchio quasi tutta la regione: sono esondati i fiumi Esino, Cesano, il torrente Triponzio.
L'onda di piena del Foglia ha destato apprensione fino a ieri sera nel Pesarese, mentre in provincia di Fermo si monitora l'Ete, che fece due morti nel 2011.
DUE MORTI A SENIGALLIA - La situazione più critica è fra la Valesina e il Senigalliese. Qui ha perso la vita un'anziano di 80 anni, Aldo Cicetti, trascinato via dalla corrente nella sua abitazione di Borgo Bicchia: era in cantina insieme alla moglie, e a differenza di lei non è riuscito a salvarsi. Non ce l'ha fatta invece ad essere trasportato in ospedale in tempo Nicola Rossi, 86 anni, colpito da un malore in casa, nel borgo di Pongelli. Le strade trasformate in fiumi di fango erano impraticabili per le ambulanze, e un medico che si è calato con un verricello da un'eliambulanza è arrivato quando ormai per il paziente non c'era più nulla da fare. Il dirigente regionale della Protezione civile ha parlato di possibili dispersi fin dalle prime ore del dramma, coordinando in condizioni proibitive - ponti telefonici in tilt, black-out elettrici, strade invase da frane - i soccorsi di centinaia di vigili del fuoco, volontari, uomini delle forze di polizia e della polizia municipale dal Centro operativo comunale delle Saline. Idrovore, gommoni e uomini di supporto sono arrivati anche dall'Emilia Romagna e dall'Abruzzo, la Croce Rossa ha mandato i suoi mezzi anfibi.
I PUNTI DI RACCOLTA - Tre i punti di raccolta istituiti in altrettante scuole per chi è rimasto senza casa, o non può tornarvi a causa delle frane e del fango che fanno da tappo alle strade, anche del centro storico: la Scuola materna per l'infanzia in località Cannella, il Palazzetto dello Sport di Campo Boario, la Scuola media Marchetti in viale dei Gerani. Straordinario, come sempre in una regione costretta a fronteggiare via via nel tempo calamità sismiche e dissesti idrogeologici, il lavoro dei soccorritori. Li ha ringraziati personalmente il governatore Gian Mario Spacca, che, al termine di un sopralluogo nelle aree più colpite, ha annunciato che chiederà al Consiglio dei ministri il riconoscimento dello stato di calamità .
IL GOVERNO - Il presidente del Consiglio Matteo Renzi gli ha telefonato in serata, assicurando "il tempestivo intervento del Governo nell'emergenza", e si tiene in continuo contatto con il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli. Gli oltre 170 millimetri di pioggia caduti in poche ore hanno danneggiato strade, ponti, attività industriali e abitazioni private, e per chi vive di commercio o impresa non sarà facile ricominciare. Molti hanno perso perfino l'auto parcheggiata davanti casa, portata via dalla piena. Un stima attendibile dei danni sarà possibile solo a partire da domani, sempre che il maltempo conceda una tregua. A preoccupare infatti sono le previsioni meteo, non proprio confortanti, e il vento contrario che soffia dal mare, e impedisce l'assorbimento delle masse d'acqua portate dai fiumi. "Vicina alle famiglie colpite e ai volontari impegnati" è anche la presidente della Camera Laura Boldrini, che ha telefonato a Spacca. Segue la situazione, in contatto con il prefetto di Ancona, anche il ministro dell'interno Angelino Alfano che ha assicurato il massimo sforzo di tutte le Prefetture delle Province marchigiane che saranno operative, 24 ore su 24, per cercare di alleviare, per quanto possibile, i disagi ai cittadini. Di sicuro servono misure straordinarie, ma per il consigliere nazionale dell'Ordine dei geologi Piero Farabollini "nelle Marche il dissesto idrogeologico si attiva appena dopo poche gocce di pioggia. Stiamo pagando perché non si sta facendo nulla di serio e programmatico, nulla che favorisca la qualità e l'efficacia degli interventi di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico e come al solito non si parla mai di prevenzione".