Condanna a otto anni in primo grado per l'ex tesoriere della 'Margherita' Luigi Lusi per appropriazione indebita di oltre 25 milioni di euro sottratti dalle casse del partito e calunnia nei confronti di Francesco Rutelli.
La sentenza è stata pronunciata dalla quarta sezione penale del Tribunale presieduta da Laura Di Girolamo. Lusi è stato invece assolto dall'accusa di associazione per delinquere.
Una condanna più pesante rispetto alla richiesta del pubblico ministero Stefano Pesci che il 7 febbraio scorso concludendo la requisitoria aveva chiesto per Lusi 7 anni e mezzo. I giudici hanno poi condannato Lusi e gli altri imputati a risarcire la Margherita in sede civile; che Lusi, condannato anche per la calunnia a Rutelli, risarcisca il danno e risarcisca le spese di giudizio valutate in 5.000 euro; che i beni sequestrati a Lusi rimangano sotto sequestro.
"Giustizia è fatta. Vengono dimostrate le esclusive responsabilità dell'ex tesoriere e dei suoi complici e la nostra totale onestà di politici e di persone perbene". E' il commento di Rutelli. "Con la condanna di Lusi per calunnia nei miei confronti - ha sottolineato l'ex presidente del partito - si spazzano via tutti i veleni che furono diffusi. Sono soprattutto felice perché non solo è integro l'onore della Margherita, dei suoi dirigenti e mio ma resta integra anche la credibilità tecnico-amministrativa del partito: grazie alla determinazione dimostrata in questi anni, alla bravura degli avvocati Madia e Diddi, all'impegno dei liquidatori, dei garanti e dei tecnici e grazie all'egregio lavoro della magistratura tutto il maltolto viene recuperato. Assieme agli avanzi di bilancio farà della Margherita l'unico partito della prima e seconda Repubblica che devolve interamente questo importante valore economico a beneficio dello Stato cioè di tutti i cittadini".