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Sereniesempreuniti entra nelle scuole: al via in bergamasca il progetto educativo

Partito il progetto scolastico dell'Associazione Familiari vittime covid19

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Aprile, mese simbolo della primavera e della rinascita dopo l’inverno. Tre anni fa, in queste settimane, l’Italia viveva l’attesa per una ripartenza e una rinascita diversa dagli altri anni. Meno di due mesi prima era piombata sull’Italia la pandemia, in poche settimane tutto il Paese si ritrovò ingabbiato mentre l’avanzare dei giorni era segnata da migliaia e migliaia di lutti. 

Tre anni dopo siamo tornati nella normale quotidianità, al lavoro o a scuola, alle ore scandite dalla routine di ogni giorno. Le feste pasquali sono ormai alle spalle, quel periodo di festività caratterizzato dallo stare insieme, dalla condivisione, dal ritrovarsi in famiglia e con tutti gli affetti più cari. Settimane di gioia, divertimento, dei sentimenti più alti e nobili donati a chi abbiamo nel cuore. Ma non è stato così per tutti. il dolore dei familiari, di chi piange una persona cara resterà per sempre. Cicatrici nelle corde più vibranti della nostra umanità. Corde vibranti ed intime, personali e collettive. La prima emergenza, il primo grande focolaio in Italia fu in Val Seriana, nella bergamasca. Qui corde dell’animo e del cuore, personali ed intime, si sono ritrovate insieme, nel dolore e nell’impegno a non dimenticare ed agire in nome dei propri cari e di un profondo senso di umanità. Ed è nata l’Associazione dei familiari delle vittime del Covid19 #Sereniesempreuniti. Impegnata sin dall’inizio nella ricerca di giustizia e verità su quelle settimane e, allo stesso tempo, nel generoso volontariato, nel creare dalla testimonianza percorsi di cittadinanza attiva. 

In questo mese è partito «il progetto educativo dell’Associazione dei familiari delle vittime del Covid19 #Sereniesempreuniti che ha come obiettivo quello di diffondere la cultura della memoria nelle scuole bergamasche e non solo» rende noto l’associazione. «Siamo partiti dalla provincia di Bergamo perché è tra i territori più colpiti dalla pandemia nella primavera 2020 - spiega Cassandra Locati, presidente dell’Associazione e insegnante di scuola primaria - il progetto scuole si rivolge ai bambini delle classi 5° delle scuole primarie e ai ragazzi delle scuole secondarie di primo e secondo grado». 

«Il “progetto scuole”, presentato a tutti i dirigenti scolastici negli scorsi mesi, ha preso il via lunedì 17 e mercoledì 19 aprile 2023 grazie alla collaborazione con l’Azienda Bergamasca Formazione, sede di Clusone, in alta Valle Seriana – riporta il comunicato dell’Associazione - coinvolti circa 130 ragazzi delle classi terze e quarte, che hanno potuto conoscere la storia dell’Associazione e i progetti della stessa, tra cui la diffusione del libro “Quello che resta di una vita”». I ragazzi hanno lavorato su emozioni e ricordi del primo lockdown, coinvolti nelle attività con un video, il racconto e la scrittura di pensieri anonimi su alcuni bigliettini.  «Quello su cui abbiamo lavorato e che ci preme testimoniare - spiega Manuela Scandella di #Sereniesempreuniti - è la resilienza intesa come capacità di adattarsi e sopravvivere ad un evento straordinario. Quello che è successo a tutti, non solo a noi familiari, in quel triste 2020, ma che oggi ci ha permesso di essere qui in mezzo ai ragazzi al motto di ‘sereni e sempre uniti’».

«Gli studenti hanno accolto con piacere l’attività educativa proposta: per loro è stato importante riflettere su un periodo che li ha segnati soprattutto per la lontananza da amici e dalle attività quotidiane. “Ho imparato a fare palestra a casa”, “Ho portato fuori il cane tantissime volte”, “Facevo videochiamate con gli amici tutto il giorno, oggi non le faccio più”, si legge su alcuni dei bigliettini che testimoniano la capacità di adattarsi anche dei più giovani e finalmente poi il ritorno alla normalità fatta di scuola, amicizie e sport - racconta l’associazione - chi volesse conoscere il progetto nel dettaglio e farlo entrare nella propria scuola può scrivere a info@familiarivittimecovid19.it ». 


L’Associazione sta partecipando, riporta in conclusione il comunicato, al bando “Una mano a chi sostiene” «promosso da Cattolica Assicurazioni e finalizzato a sostenere azioni capaci di promuovere l’inclusione e la coesione sociale». « L’eventuale aggiudicazione del premio consentirà alla associazione di poter supportare le future attività – concludono la nota stampa - se anche voi volete aiutare, con un voto gratuito, potete cliccare questi link: https://cattolica.unamanoachisostiene.it/progetto/sereniesempreuniti-associazione-familiari-vittime-covid-19/  ».   

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