L'Aula del Senato ha approvato con 171 voti a favore, 1 contrario e 32 astenuti il dl sul superamento degli ospedali psichiatrici che proroga all'aprile 2015 il termine per la loro sostituzione con nuove strutture sanitarie per l'esecuzione delle misure di sicurezza. Il testo passa ora alla Camera dei deputati. Attualmente sono attivi sul territorio nazionale 6 Ospedali psichiatrici giudiziari, situati rispettivamente in Lombardia (anche per Val d'Aosta e Piemonte), Emilia-Romagna (anche per le Province di Trento e Bolzano, Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Marche), Toscana (anche per Sardegna, Liguria, Umbria), Campania (2 strutture, anche per Lazio, Abruzzo, Molise), Sicilia (anche per Puglia, Basilicata, Calabria).
Gli ospedali psichiatrici giudiziari in Italia ospitano attualmente circa mille persone (cinque anni fa erano 1.600); gli ingressi (e le uscite) ogni anno sono circa 600.
Dal 2010 ad oggi si e' assistito ad un calo di un terzo di presenze negli Opg, dato che e' da mettere in relazione con un incremento nelle dimissioni.
"La norma che abbiamo approvato oggi introduce una innovazione molto importante nella determinazione delle misure di sicurezza delle persone oggi internate negli Opg. L'emendamento da noi presentato e approvato dall'aula adotta il cosiddetto sistema spagnolo: le misure di sicurezza nei confronti dell'autore di un reato bisognoso di cure psichiatriche non possono avere durata superiore a quella della pena a cui potrebbe essere condannato se fosse ritenuto imputabile. Finora poteva accadere che l'internamento fosse prorogato per un numero indefinito di volte enorme fino a tradursi in una sorte di pena perpetua, un ergastolo bianco". Lo affermano i senatori del Pd Luigi Manconi, presidente della commissione Diritti Umani, e Sergio Lo Giudice, componente della commissione Giustizia, commentano il disegno di legge sul superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari votato oggi dal Senato. Il ddl prende atto dell'impossibilità di rispettare il termine di chiusura degli Opg, scaduto il primo aprile scorso, dato che non sono state ultimate le strutture necessarie alla presa in carico dei soggetti oggi internati.
''Confidiamo - spiegano i parlamentari - che questa sia davvero l'ultima proroga e che siano presto chiuse queste strutture che lo stesso presidente Giorgio Napolitano ha definito 'indegne di un paese civile''.