Al via sulle note di 'Bella ciao' la manifestazione delle famiglie arcobaleno per protestare contro lo stop alle registrazioni dei figli delle coppie omogenitoriali imposto dal governo al Comune di Milano. 'Giù le mani dai nostri figli e dalle nostre figlie', il titolo del raduno indetto dall’associazione Famiglie arcobaleno, dai Sentinelli e dall’Arcigay.
Diecimila le persone presenti in piazza della Scala, tra palloncini fucsia, bandiere arcobaleno, almeno secondo gli organizzatori del presidio al quale sta prendendo parte anche una folta rappresentanza politica, tra cui la segretaria dem Elly Schlein e il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, arrivato a sorpresa poco fa, contrariamente a quanto aveva annunciato.
"E’ l’amore che crea una famiglia", la scritta che campeggia su felpe e t-shirt di diversi manifestanti mentre tra i cartelloni esposti si legge: "Spiegate voi a mio figlio che non sono sua mamma", "Tutte le famiglie sono belle" e "Se ci cancellate chi ci guadagna? Non i bambini".
Tra i politici già arrivati in piazza anche il segretario di +Europa, Riccardo Magi, il parlamentare Benedetto Della Vedova e l’ex sindaco di Torino, Chiara Appendino.
"Le famiglie arcobaleno io le ho conosciute trascrivendo e sono fantastiche. Non c’è motivo di colpevolizzare e attaccarle in questo modo”, ha detto Appendino. “Siamo a fianco di queste famiglie perché quello che sta facendo questo governo o è inaccettabile. È pura ideologia - ha sottolineato la pentastellata - Voglio ribadire alla ministra Roccella, che o mente o non sa di cosa parla, che non c’entra nulla l’utero in affitto. Stiamo garantendo dei diritti a dei bambini, loro li stanno sottraendo. Mettersi al fianco dei Paesi di Visegrad? È questo il modello culturale che vogliamo? Quelli saranno i nostri alleati? La prima proposta di legge che ho depositato insieme ad Alessandra Maiorino - ha ricordato infine Appendino - è proprio per il matrimonio egualitario e per garantire a questi bambini i diritti”.