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Anche l'Abruzzo rinuncia ad Astrazeneca

La Regione Abruzzo ha fatto sapere che la linea viene dettata dalle molte rinunce dei cittadini

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Fa discutere anche in Abruzzo la questione Astrazeneca dopo la morte della giovanissima genovese, Camilla, deceduta dopo la somministrazione del siero in questione

Durante una conferenza stampa l’assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì, ha confermato che la regione Abruzzo seguirà le indicazioni del governo e delle autorità sanitarie ma che“ la linea viene dettata dalla non accettazione del vaccino Astrazeneca dalle fasce d’età al di sotto dei 50 anni.”

Continueremo la vaccinazione con un altro tipo di vaccino. – prosegue Nicoletta Verì – Se dovessero mancare quelle dosi di vaccino sarà nostra richiederne di ulteriori”.

Anche il direttore della Asl 2 di Lanciano-Vasto-Chieti, Thomas Schael, è tornato sul tema Astrazeneca. “Rispetto alle indicazioni dell’ultim’ora sull’utilizzo di Astra Zeneca – afferma il direttore - è bene sottolineare che la nostra Azienda ha sempre vaccinato i giovani con Pfizer come scelta prudenziale, al fine di prevenire possibili rischi.”

“Ma è opportuno – prosegue il manager altoatesino - anche rassicurare le persone che hanno già ricevuto una dose di Astra Zeneca: la seconda non è stata messa in discussione dal Comitato tecnico scientifico, poiché i limitatissimi casi di trombosi che si sono verificati sono riferiti alla prima, e nessuno alla successiva. I richiami, quindi, vanno fatti in serenità, e guai a rinunciare per paure infondate”.

Intanto la Asl 2 Abruzzo ha comunicato l’aumento dell’offerta vaccinale in provincia di Chieti, grazie all’aggiunta di 3000 posti in più sulla Piattaforma di Poste, riservati alle persone di età compresa tra i 12 e i 69 anni.

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