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Arrivano le prime novità sull'omicidio del senzatetto a Carrara

Da Carrara cominciano ad uscire le prime indiscrezioni sulle indagini condotte dai carabinieri

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Arrivano novità sul delitto compito a Marina di Carrara ai danni del 43enne, di origini abruzzesi, Paolo Fiorentino.

Dalle prime indiscrezioni sembrerebbe che le pugnalate, inferte alla vittima durante la colluttazione, sarebbero state almeno cinque, di cui un paio avrebbero raggiunto il cuore.

I risultati sull’autopsia del corpo, disposta da pubblico ministero Elena Marchesani ed eseguita dai medici legali Aniello Maiese e Alice Chiara Manetti, devono ancora essere del tutto resi noti.

Il corpo di Fiorentino è già stato restituito ai familiari, i quali saranno aiutati a sostenere le spese per il rito funebre da una colletta, indetta spontaneamente da alcuni cittadini odi Casoli, e dall’amministrazione comunale casolana.

Ora toccherà ai Ris indagare nelle reti di conoscenza di vittima e carnefice per capire come i due siano finiti a condividere gli spazi nella struttura dell’ex Colonia Vercelli.

Il Pm Marchesani, accompagnata dal maggiore dei carabinieri Cristiano Marella e dal tenente Walter Calandri, ha effettuato un altro sopralluogo nel corridoio dello stabile, dove Fiorentino è stato trovato senza vita, per stabilire la direzione degli schizzi e macchie di sangue così da capire le modalità con cui è stato commesso l’omicidio. Era presente anche l’avvocato dell’omicida Francesco Di Blasi.

Si fra largo, fra le ipotesi avanzate dagli investigatori, la possibilità che la pugnalata mortale sia stata inferta al povero Paolo molte ore prima del ritrovamento del cadavere.

Il presunto omicida, era già noto alle forze dell’ordine per episodi di violenza ed aggressione. “Aveva inseguito uno con un machete - ha spiegato l’assessore alle politiche sociali di Carrara, Anna Galleni, al quotidiano La Nazione- e aveva incendiato una roulotte, ma siccome non intendeva sottoporsi alla disintossicazione da alcool al Serd, non era rientrato nel progetto Housing first".

La scomparsa del senzatetto ha molto scosso tutta la popolazione del comune di Casoli (CH), nella quale Fiorentino era molto conosciuto e di cui fanno ancora parte il padre Giuseppe, la sorella Cinzia e la nipotina Francesca.

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