Un rapporto di Amnesty International divulgato oggi in occasione della Giornata Internazionale della popolazione Rom, denuncia le violenze di cui è vittima in Europa e accusa i governi di non avere ancora compreso il problema. “ I governi stentano a riconoscere l’ampiezza del problema e sono poco reattivi nel combatterlo ” dichiara Marco Perolini ricercatore di Amnesty International.
In particolare sono tre i paesi dove sono maggiori le vessazioni nei confronti del popolo Rom. Francia , Repubblica Ceca e Grecia. In Francia si mette in discussione il ruolo della polizia, accusata di "molestare" la minoranza Rom con lo smantellamento delle baraccopoli. Nel 2013 si è avuta la rimozione di 165 campi che ospitavano circa 20.000 persone. Secondo Amnesty, nel 2011, a Marsiglia, ci sono stati "una dozzina di casi di molestie o intimidazioni. E’ certo che a un rom è stato rotto un femore durante lo smantellamento del suo campo a fine novembre 2011. Amnesty accusa inoltre le forze dell’ordine di non proteggere abbastanza i Rom e di non darsi da fare per trovare i colpevoli delle aggressioni nei loro confronti. Tanto da arrivare ore dopo le chiamate di questi ultimi per denunciare aggressioni subite.
Anche la Repubblica Ceca ha il suo lato nero. Qui gruppi di estrema destra ,nel 2013, hanno organizzato numerose manifestazioni anti-rom con episodi di violenza e senza una condanna chiara da parte delle istituzioni. Nella città di Duchcov, il sindaco stesso ha partecipato a una di queste marce.
In Grecia , Amnesty accusa la polizia di non essere intervenuta durante un attacco alla comunità Rom a Etoliko nel gennaio 2013, quando degli individui hanno lanciato delle bombe Molotov e delle pietre sulle loro case.
Amnesty si appella a tutti i governi a controllare affinché la polizia non intervenga in modo brutale all’interno dei loro campi, e a punire con più forza gli autori di atti di violenza nei confronti dei Rom e di stilare delle statistiche sulle violenze nei confronti della popolazione Rom.