L'Algeria sta moltiplicando gli atti di rappresaglia contro Spagna per il sostegno del paese iberico alla proposta marocchina di autonomia per il Sahara, che vanno dal richiamo del suo ambasciatore a Madrid, alla chiusura del gasdotto MED che passa dal Marocco, il giovedì 9 giugno invece sono date istruzioni per interrompere tutte le operazioni bancarie relative alle importazioni e alle esportazioni da e verso la Spagna e il discusso presidente algerino Tebboune ha deciso di sospendere con effetto immediato il Trattato d’amicizia e del buon vicinato poi il congelamento delle relazioni commerciali con il Paese iberico siglato l’8 ottobre del 2002 che include "l’uguaglianza sovrana degli Stati, la non ingerenza negli affari interni".
Immediata la risposta congiunta di Madrid e dell'Unione Europea che quest'ultima, da un lato sostiene la sovranità del Marocco sul suo Sahara e di un altro lato si posiziona con Madrid, membro dell'Ue, contro il ricatto algerino.
Proprio ore dopo, arriva a sorpresa un nuovo messaggio tutto contrario, non da Tebboune ma da una nota della missione algerina presso l’Ue di cui si legge: "L’Algeria ha già fatto sapere dalla voce più autorevole, quella del Presidente della Repubblica, che continuerà a onorare tutti gli impegni presi in tale contesto". Algeria in guai e recita: "La missione algerina presso l’Ue deplora la fretta con cui la Commissione europea ha reagito senza previa consultazione o verifica con il governo algerino alla sospensione da parte dell’Algeria di un trattato politico bilaterale con un partner dell’Unione in questo caso la Spagna". Algeria inaffidabile cambia nega tutto come sempre: "Quanto al presunto provvedimento del Governo per fermare le transazioni in corso con un partner europeo, esiste solo nella mente di chi lo rivendica e di chi si è affrettato a stigmatizzarlo".
Poco prima di questa marcia indietro, da Bruxelles avevano parlato l’alto rappresentante della politica estera Ue, Josep Borrel, e il vice presidente esecutivo della Commissione, Valdis Dombrovskis, avvertendo che "la politica commerciale è di competenza esclusiva dell’Ue e l’Ue è pronta a opporsi a qualsiasi tipo di misura coercitiva applicata nei confronti di uno Stato membro dell’Ue". Così L'Ue ha richiamato Algeri di rispettare il "buon vicinato" e di non commettere più "l'ingerenza negli affari interni degli Stati", punti contenuti nel Trattato ispano-algerino.
I due dirigenti europei hanno inoltre sottolineato che la decisione di sospendere le operazioni commerciali apparentemente annunciata da Algeri desta grande preoccupazione e che erano in corso valutazioni su eventuali conseguenze di una mossa che in anticipo sembrano violare l’accordo di associazione Ue-Algeria, in particolare nel settore del commercio e degli investimenti.
Sul tema si è espresso anche il ministro degli Esteri spagnolo José Manuel Albares, volato a Bruxelles per vedere Dombrovskis. "Il desiderio della Spagna e delle istituzioni europee è di ritornare quanto prima al dialogo e alle relazioni di amicizia", ha detto, sostenendo anche che "il governo spagnolo non ha assunto nemmeno una decisione che abbia danneggiato l’Algeria". E aggiungendo: "Metteremo in atto una difesa inamovibile delle nostre imprese e degli interessi della Spagna, che sono anche imprese europee e interessi dell’Unione Europea".
La condanna di questo nuovo atto di ricatto algerino è arrivata vigorosamente anche dal Parlamento europeo che sostiene la posizione sovrana di Madrid sul Sahara marocchino come quella francese, tedesca, olandese, degli USA e di tantissimi paesi del mondo.