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Poste Italiane compie 160 anni alla presenza di Mattarella

Il Capo dello Stato al Centro Congressi “La Nuvola” di Roma: "Una storia lunga accompagnata a quella dell'Italia"

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Poste Italiane compie 160 anni. Nata il 5 maggio del 1862, una vita trascorsa in costante sintonia con il Paese, contribuendo allo sviluppo socio-economico e alla modernizzazione dell'Italia, della sua Costituzione in Stato Unitario fino a oggi.

Il compleanno di Poste Italiane è stato celebrato con il primo di una serie di eventi dal titolo “La nostra storia nel Futuro del Paese” tenutosi presso il Centro Congressi “La Nuvola” di Roma, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, i Vice Presidenti di Camera e Senato, di Ministri e rappresentanti del Governo, Parlamentari e rappresentanti delle Istituzioni centrali e locali dello Stato, autorità civili, militari e religiose ed esponenti dell'economia e della cultura.

Ad accogliere il Capo dello Stato sono la Presidente di Poste Italiane Maria Bianca Farina, l'Amministratore Delegato Matteo Del Fante e il Coordinatore Generale Giuseppe Lasco, che hanno ringraziato tutte le donne e gli uomini di Poste Italiane per il loro impegno e professionalità.

La cerimonia inizia con l'Inno Nazionale di Mameli poi prende la parole la Presidente di Poste Italiane Farina: "Oggi celebriamo Poste Italiane, da 160 anni protagonista della vita economica e sociale del Paese che nel suo percorso ha sempre tenuto fede alla missione principale di accompagnare il Paese nel suo sviluppo per favorire il progresso economico e sociale. 

Poste Italiane ha coniugato tradizione e innovazione, adeguando continuamente la sua missione ai tempi, ed ha saputo modernizzarsi per rispondere al meglio al suo compito di supporto ai cittadini, alle imprese e alla Pubblica amministrazione. Credo di poter affermare che nessuna azienda conosce e vive il Paese come noi di Poste Italiane e posso confermare che Poste continuerà ad essere vicina agli italiani servendo il Paese."

Queste invece le parole dell'Amministratore Delegato Del Fante: "Auguri a Poste Italiane, l'azienda che ho l'onore di guidare. Un'azienda di risultati e di mercato, parte integrante del sistema Paese, capace di coniugare gli obiettivi di business con un ruolo imprescindibile nei territori e per cittadini, amministrazioni e imprese. Poste Italiane si avvale di una rete integrata fisica e digitale che non ha eguali per capillarità, vicinanza e facilità d'uso. 

Ha trasformato i suoi asset logistici e la sua rete di prossimità per rispondere con successo ai cambiamenti globali, ha sviluppato i servizi digitali di pagamento e comunicazione, conservando il suo ruolo di tutore del risparmio degli italiani. Risultati che – ha concluso Del Fante – sono stati possibili, nella nostra storia e lo saranno ancora in futuro, grazie alla straordinaria dedizione, alla tenace determinazione delle persone che lavorano in Poste Italiane". 

Oltre il Capo dello Stato Mattarella e le figure Istituzionali è stato invitato anche Alberto Angela, noto conduttore televisivo dei documentari “Super quark” e “Passaggio a Nord-Ovest” raccontando vari aneddoti di quando era piccolo, ricevendo pacchi e lettere dai Paesi visitati dal padre Piero mentre era in viaggio come corrispondente. 

"Non c’era il web oppure un telefono digitale ed una lettera aveva un valore enorme-afferma Angela-cosa che i giovani d’oggi non hanno. Invierò un pacco e fortunatamente posso prenotare, in passato qualcuno ricorda delle file in cui si facevano conoscenza e anche un modo per sentire gli altri molto vicini. Oggi corriamo veloci e le Poste italiane si sono adattate ai tempi, è qualcosa che è avvenuto nei 160 anni. Quando io entrerò dentro l’edificio postale per un pacco resto stupito per la bellezza della struttura, abbiamo la fortuna di vedere la bellezza ovunque, nella nostra bellissima Italia abbiamo uffici sbalorditi. Penso a dei piccoli musei di San Silvestro a Roma e Palermo.

Questi edifici sono scrigni di storia e famiglia. La stessa immagine di una buca lettera ci sono due gioie: quella di comunicare la notizia e l’attesa. È un gioco pratico ed emotivo che si perde nella notte dei tempi e l’uomo ha avuto l’esigenza di comunicare rapidamente. Nell’antico Egitto utilizzavano barconi per comunicare, andando all’antica Roma Augusta inventò una rete di poste statale. I tabellari andavano a cavallo e coprivano in breve tempo distanze enormi. 

La bicicletta richiama a tante cose, come il cinema, e richiama un mondo provinciale. Se nelle grandi città i postini si confondevano nei piccoli centri era un punto centrale con delle grandi cartelle di cuoio. Le guerre sono atroci e vediamo dell’immagine che ci fanno riflettere su senso della vita. A fine '800 Marconi brevettò un prototipo del telegrafo, la comunicazione subisce una svolta epocale: parla un aspetto importante di Poste Italiane: le donne iniziano a lavorare come telegrafiste."

"Ringrazio e rivolgo il mio augurio a tutte le 121.000 persone di Poste che ogni giorno mettono la loro professionalità e la loro esperienza al servizio degli italiani con impegno e grande senso di responsabilità – ha dichiarato Giuseppe Lasco, Condirettore Generale di Poste Italiane – Stiamo parlando di donne e uomini che rappresentano un inestimabile patrimonio di umanità e competenza. Sono loro, forti dell'eredità del passato, ad aver consentito che l'azienda potesse svolgere nel tempo un ruolo sempre più strategico per il Paese. Ed è per questa ragione che siamo lieti di celebrare questo storico anniversario insieme a loro e insieme ai territori, alle comunità e alle istituzioni italiane con le quali dialoghiamo ogni giorno".  

Secondo il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti "Con le Poste si è instaurata una consuetudine ed una reciproca confidenza. L’ufficio postale costituisce uno dei luoghi su cui i cittadini italiani sanno trovare supporto, adempiere a scadenza, tutelare i risparmi in forme sane e prudenti. Un interlocutore per tante imprese, pubbliche amministrazioni, soprattutto piccoli comuni. Una presenza apprezzata ed imprescindibile per età avanzate meno consuetudine con gli strumenti tecnologici. 

La diffusione capillare di Poste consiste in un vero residuo, tutti noi. Sappiamo degli sforzi inquinabili delle Poste e le Poste sono davvero il più officia funzionale a nostra diffusione. Il PNRR consiste una occasione preziosa che hanno rallentato l’economia del Paese. L’impegno a cui noi siamo chiamati si tratta di una sfida importante in cui Poste sarà fare a fronte. Auguri a Poste Italiane e viva l’Italia." 

E per concludere ecco il Presidente Mattarella, acclamato con una standing ovation dalla platea: "Non posso fare a meno di rivolgere un saluto a tutti i presenti in questa splendida sala così importante del Paese. Un saluto al Ministro, Presidente della Regione, un saluto particolare alla Presidente di Poste Italiane ed un saluto intensissimo a tutte donne e uomini di Poste Italiane che ogni giorno sono al servizio del nostro Paese. Centosessanta anni anni sono una bella storia lunga, accompagnata da quello dell’Italia. Per molti aspetti è la storia di espressione di cultura del nostro Paese. Pocanzi Angela ci ha mostrato alcuni oggetti, le indicazioni della posta militare è uno dei tanti esempi e commuovente, in quelle stagioni ha rappresentato il sostegno alla Nazione mentre c’era gente in trincea.

Pocanzi la Presidente ha sottolineato che l’azienda ha accompagnato la trasformazione economica e sociale del Paese, passando dal telegrafo fino agli strumenti digitali. L’Amministratore Delegato ci ha mostrato la capillarità dell’azienda, della modernità e non soltanto all’interno dell’azienda ma anche agli utenti. Il Ministro Giorgetti ha richiamato al PNNRR il Police, lo sportello unico per tutti i Comuni e per i piccoli centri. Questa vicinanza che nessuno rimanga indietro confermata in questi anni è un grande contributo per il nostro Paese. La cui precondizione che il Paese si possa sviluppare. Grazie a Poste Italiane per l’impegno futuro, auguri.” 

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