La diffida indirizzata dal ministro della salute, Roberto Speranza, e dal ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, al presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, non ha sortito nessuno effetto. L’ordinanza non è stata ritirata quindi resta ancora valida.
Il presidente Marsilio nella sua conferenza stampa ha commentato durante il tono e i contenuti della lettera di diffida del governo: “Ho ricevuto intorno a ora di pranzo la lettera di diffida firmata dai ministri Boccia e Speranza: io non voglio drammatizzare il conflitto con il governo ma francamente considero eccessivo se non risibile il tono intimidatorio e la minaccia di responsabilità penale rispetto ai contagi che deriverebbero da questo evento” ha dichiarato il governatore dell’Abruzzo.”
Marsilio ha dichiarato di aver saputo solo a mezzo stampa che l’Abruzzo sarebbe uscito dalla zona rossa 9 dicembre: “Solo ieri tramite le agenzie di stampa abbiamo saputo che saremmo usciti il 9. Ma siccome tra istituzioni si parla per atti questo avrebbe significato che l'ordinanza sarebbe stata fatta venerdì, per essere pubblicata non prima di sabato con l'Abruzzo che sarebbe uscito dalla zona rossa solo domenica. Ad attenere la burocrazia ci troveremmo sottoposti ad una cura eccessiva che ammazza il paziente."
Ribadendo così la necessità per i negozianti abruzzesi di aprire nei giorni dell’Immacolata e nel weekend successivo per non perdere i forti guadagni derivanti dallo shopping natalizio.
“Marsilio – ha commentato il capogruppo PD in Regione Silvio Paolucci nella giornata di ieri – si arrampica sugli specchi e per coprire i suoi errori ora attacca il DPCM. Non è una guida affidabile per gli abruzzesi, perché al posto di gestire l’emergenza territoriale, si è trincerato dietro le ordinanze e quando i dati lo hanno smentito, ha gettato un’intera regione allo sbaraglio, costringendo tutti alla sua interpretazione delle regole.”
La deputata Stefania Pezzopane dichiara: “Marsilio è un presidente incapace. Ha 117 milioni di risorse finanziarie da mettere a disposizione delle imprese, ma questi fondi sono ormai da mesi bloccati. Un ritardo vistoso che provoca una grave sofferenza alle attività commerciali che lo ‘sceriffo di Nottingham’ cerca di occultare sempre con gesti eclatanti di contrasto con il governo nazionale.”
Questa mattina è arrivata la risposta del ministro Boccia che nella trasmissione televisiva Agorà su raitre ha annunciato che il governo impugnerà nella mattinata l’ordinanza di Marsilio dinnanzi al Tar.
“Serve a tutelare gli abruzzesi. – ha commentato Boccia - Quella scelta unilaterale del governatore Marsilio - ha sottolineato - ha messo in difficoltà l'intero sistema a partire dai sindaci, agli amministratori, ai dirigenti scolastici. Qualcuno deve preoccuparsi ed occuparsi del rispetto delle regole.”
La pronuncia del Tar dovrebbe arrivare in un paio di giorni quindi nella giornata di venerdì quando saranno trascorsi i fatidici 21 giorni necessari per il rientro in zona arancione.
L’Abruzzo anche nella giornata di ieri ha fatto registrare una percentuale di contagiati per tamponi effettutati inferiori al 10% con una percentuale al 7,88%. Situazione, questa, che ormai perdura già da una settimana.