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XXV Edizione Premio Paolo Borsellino

29 ottobre 2021 Cerimonia di premiazione a Pescara

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Ancora una volta la città di Pescara ha ospitato il Premio Borsellino che per l’occasione della consegna dei premi è stato ospitato presso il Teatro Flaiano.

Tante le persone presenti nel teatro tra personalità politiche religiose e soprattutto da tanti giovani che nelle loro scuole hanno seguito le giornate informative che hanno preceduto la premiazione.

Il Premio Borsellino ha come obiettivo far conoscere quali siano state e quali siano tuttora le nefandezze compiute da tutte le mafie a danno dei più deboli con il solo scopo di prevaricare e comandare per potere e vantaggio economico.

Come diceva Falcone “seguite i soldi” ed è prorpio vero il lezzo dei soldi si sente dove la mafia persiste e dove ancora troppe persone sono succubi per una vana situazione di sicurezza e anche potere. Perfino alcuni organi religiosi si sono sottomessi al potere mafioso che, nei suoi canoni comportamentali, si definisce religioso e ossequiente anche se poi sono le statue dei santi che devono “salutare” il capo di turno prima di procedere nella processione. Questa pratica, fortunatamente, è stata osteggiata e completamente negata e proibita da Papa Francesco, anche se, purtroppo, ancora molti preferiscono obbedire ad un mafioso e continuare la triste cerimonia.

Stamattina al Teatro Flaiano con la premiazione di 15 persone che, nei loro ambiti lavorativi hanno saputo con onestà e rispetto verso gli altri combattere la criminalità organizzata, si è testimoniato che si può sconfiggere la mafia solo riconoscendola, come diceva Falcone all’inizio del suo lavoro, nella costituzione del pull antimafia, quando la mafia non veniva riconosciuta e addirittura si parlava della sua inesistenza.

La cerimonia ha avuto inizio con un commovente canto della canzone degli Italiani, l’Inno d’Italia, eseguito dai bambini della scuola elementare accompagnati dai ragazzi dell’Accademia della Musica di Pescara.

Le menzioni dei premi sono state lette dai ragazzi del Liceo scientifico D’Ascanio di Montesilvano.

Presentatori e conduttori della mattinata Francesca Martinelli e Graziano Fabrizi, primo intervento con Roberto Lipari che con la sua sagacia ed ironia ha parlato della situazione attuale italiana.

Queste le persone premiate:

Roberto Lipari attore e presentatore; Rosa De Fabritis insegnante presso l’Istituto Alberghiero di Pescara e coordinatrice del Premio nella scuola; Marco Grassi, Ispettore della Guardia di Finanza impegnato nel sociale attraverso il suo ruolo istituzionale; Antonio La Scala, Avvocato penalista Presidente dell’associazione Gens Nova che si occupa di assistenza legale ai bisognosi; Pinuccio Fazio, padre di Michele un giovane innocente ragazzo di 15 anni che venne ucciso dalla mafia; Giovanni Parapini Direttore di Rai per il Sociale per la sensibilizzazione verso le categorie più fragili; Stefano Pallotta, Presidente dell’Odine dei Giornalisti-Abruzzo, sempre in prima fila nelle battaglie per la legalità e l’informazione libera; Giovanni Biancone editorialista del Corriere della Sera per l’impegno nella scrittura divulgativa per la conoscenza del fenomeno mafioso; Maria Grazia Mazzola, giornalista d’inchiesta inviata speciale del TG1 che si batte sempre pe il risveglio delle coscienze di chi non vuol né sentire né guardare; Don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano sempre in prima linea a difendere, in una situazione territoriale molto difficile, i principi della legalità e della convivenza civile; Francesco Oliva, Vescovo della Diocesi di Locri-Gerace in Calabria che come suo motto e parola ha “la Ndrangheta è l’anti vangelo” e combatte quotidianamente per la legalità contro il potere criminale; Raffaele Grassi, Prefetto di Padova, ex Prefetto di Foggia che durante il suo mandato ha coordinato strategie con le mafie della Puglia con buoni risultati contro la criminalità organizzata; Carmelo Zuccaro, dal 1992 impegnato a scoprire i rapporti tra mafia e politica, ex Presidente della Corte d’Assise di Caltanissetta e poi Procuratore Capo di Catania, ha presieduto i processi su Capaci e via D’Amelio e ha sempre combattuto la criminalità mafiosa per poter respirare il profumo di libertà; Calogero Paci, Procuratore aggiunto a Reggio Calabria, continua ad essere in prima line a per combattere le mafie contribuendo a far arrestare pericolosi criminali; Arma dei Carabinieri, come riconoscimento all’Arma che rappresenta un vero baluardo che contrasta le mafie,

 presenti con professionalità i ragazzi dell’Istituto Alberghiero di Pescara che hanno accolto e aiutato gli ospiti in sala.

Oltre la Docente De Fabritis, durante il suo discorso di presentazione, la Dirigente Alessandra Di Pietro ha ringraziato i ragazzi presenti, Leo Nodari per la forza e la perseveranza nel portare avanti il progetto del Premio nonostante i due anni di fermo, Rossella Sperandio, Presidente instancabile e generosa dell’Associazione Falcone e Borsellino, e gli infaticabili docenti della Scuola da lei diretta, Renata Di Iorio, Rossella Cioppi, Roberta Degli Eredi, Edoardo Oliva che hanno collaborato fattivamente nei Laboratori di Legalità per testimoniare la passione e la conoscenza che il Premio porta alla scuola intera.

A conclusione della rappresentazione il Presidente del Premio Borsellino Luigi Savina ha ringraziato tutti per la partecipazione che si chiude con una manifestazione, ma che continua sempre a portare avanti con perseveranza gli obiettivi di legalità e conoscenza per combattere tutte le mafie.

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