Il monito è severo ma va anche nella direzione che è d'accordo con quello che pensiamo noi. Il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan , commenta così al Gr1, il monito dell'Ue all'Italia. O meglio il declassamento per "squilibri macro-economici eccessivi", come si legge nel Rapporto della Commissione Ue pubblicato mercoledì, che ci vede uniti a Croazia e Slovenia.
''Mette in evidenza problemi strutturali - aggiunge il titolare del Tesoro - che conosciamo da tempo. Praticamente ci incita a far ripartire la crescita e quindi l'occupazione. E in questo modo correggere gli squilibri''. Insomma, spiega Padoan ''non nego che è più o meno la stessa cosa'' di quando era all'Ocse. Sul monito della Ue a Francia e Germania, poi, Padoan sottolinea che ''Si, non siamo soli, ma il male comune non è mezzo gaudio. Dobbiamo tutti avviare politiche che rilancino la crescita e l'occupazione. E questa è sicuramente l'intenzione del governo italiano, in modo tale che andando in Europa e anche come presidenti del prossimo semestre possiamo auspicabilmente rilanciare la crescita in tutto il continente e non solo da noi''.
Padoan, infine, spiega che alla possima riunione dell'Eurogruppo porterà questo messaggio: ''Il messaggio principale è che il governo ha una strategia ambiziosa di crescita, riforme e risanamennto della finanza pubblica in un arco di tempo di medio termine e ci accingiamo a vararla e poi implemetarla''.