"Occorre fare piena luce sulle cause della morte di Fantamadi. È diritto dei suoi familiari e amici. Per fermare l’ingiustizia lunga la filiera agroalimentare non bastano le ordinanze regionali o comunali, che vietano il lavoro nelle ore più calde del giorno, ma occorre avere il coraggio politico di riformare tutta la filiera del Cibo comandata dai Giganti che dettano le regole indisturbati. Un made in Italy che non porta con sé il rispetto dei diritti dei lavoratori produce sulle tavole un cibo eticamente marcio". Queste sono le parole che Aboubakar Soumahoro, fondatore della "Lega Braccianti" ha pronunciato ieri durante la sua visita a Tuturano, frazione di Brindisi, dove negli scorsi giorni il migrante Camara Fantamadi è morto a causa di un malore mentre tornava dal suo lavoro in campagna. La vittima, 27 anni, era arrivata da pochi giorni in Puglia da Eboli, ed era ospitato a casa del fratello a Tuturano. Lo scorso 24 giugno Fantamadi si è recato in campagna lavorando per alcune ore sotto il sole cocente: quel giorno la temperature avevano superato anche i 40 gradi. All'improvviso ha detto ai suoi compagni di non sentirsi bene, per cui dopo aver preso la sua bicicletta ha fatto rientro verso Tuturano.
Dopo pochi minuti è stramazzato al suolo. Quando sono arrivati i soccorsi per lui non vi è stato nulla da fare. Per Soumahoro le ordinanze anti caldo emanate prima dal comune di Brindisi e poi applicate dalla stessa Regione Puglia non bastano. "Siamo giunti qui in delegazione per portare il nostro cordoglio e la nostra vicinanza ai famigliari e agli amici di altri lavoratori che nelle stesse ore sono caduti sul lavoro. Rivolgiamo un appello affinchè la dignità di lavoratrici e lavoratori all'interno di questa filiera agroalimentare sia al centro" - così ha detto Soumahoro durante il corso della sua visita. Intanto la Procura di Brindisi ha aperto un'inchiesta sulla morte del bracciante Camara Fantamadi. In questi giorni è anche partita una colletta per poter rimpatriare la salma del migrante in Mali, Paese di cui era originario. Anche il comune di Brindisi farà la sua parte donando un contributo.
