Uno scandalo di traffico internazionale di automobili ha scosso l’Algeria. Il tribunale di Ait Tamouchent ha condannato 15 persone per falsificazione di documenti, traffico di automobili e frode. Tra gli accusati ci sono elementi del gruppo Polisario e ufficiali della sicurezza algerina.
I servizi segreti algerini sono stati costretti a denunciare lo scandalo dopo la conferma del coinvolgimento di ufficiali che lavoravano a Tindouf dove, dal 2017, si importano auto usate dalla Spagna tramite un servizio marittimo da Valencia a Mostaganem, approfittando, così, dei privilegi concessi loro dal regime militare.
Le autorità pubbliche algerine hanno denunciato lo smantellamento del traffico automobilistico lo scorso marzo senza fornire dettagli, fino a quando non è venuto alla luce lo scandalo.
Secondo la mass media nordafricana, tali automobili erano vendute a reti criminali di traffico di droga con la complicità di alcuni responsabili dell'intelligence algerina. Peggio ancora, alcuni sostenitori dei polisariani li hanno venduti sul mercato algerino, provocando così incidenti stradali mortali nelle città di Blida, Algeri, Bejaia, Tlemcen e Oran. La moltiplicazione degli incidenti mortali ha messo le autorità algerine nell'imbarazzo.
In quattro anni sono state vendute sul mercato oltre 3000 automobili trafficate.
Secondo le stesse fonti, i leader del Polisario e i loro sostenitori hanno approfittato del loro status in campi insicuri per commettere i loro atti criminali.