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Riflessione su uso e abuso dei DPCM. "Non è compito dello Stato fare da balia"

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Se dopo 10 mesi si pensa ancora di usare lo strumento giuridico DPCM per governare (?) può darsi che qualcuno si ricordi degli studi di diritto e li faccia valere in tribunale vincendo contro il Governo. 

Non è compito dello Stato fare da balia e regolare gli spostamenti dei cittadini sin dentro ca. sa mediante atti amministrativi. Almeno non è questo il mio concetto di Stato. 

Fatte le opportune avvertenze e raccomandazioni ai cittadini circa la situazione pandemica (gradirei anche sentir parlare di prevenzione e cura oltre che di vaccini) credo che ognuno si possa regolare secondo la sua coscienza e secondo la sua propensione rischio. Cosa che peraltro di fatto già accade, poiché lo Stato non ha uomini e mezzi di controllo sufficienti.

Non servono certo le norme dettagliatissime, confuse e cangianti dell’ultima mezza dozzina di DPCM spesso “spacciati” alle 23,30 in stati ipnagogici.
E non serve quella pessima narrazione mediatica che ha fatto breccia e che vorrebbe i cittadini colpevoli poiché si assembrano a prendere il caffè o a fare shopping a Natale ...  uno scarica barile vergognoso, di un Governo capace di comprare banchi a rotelle, pensare il flop di Immuni ma incapace di prospettare un piano sanitario pubblico dopo 10 mesi di emergenza.

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