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Ischia, si uccide a 19 anni per aver perso tutto al gioco

Per il Codacons «solo l'ultima prova dell'emergenza ludopatia»

a cura della redazione
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La morte di un diciannovenne di Ischia, che si è ucciso dopo aver perso tutti i soldi al gioco è, secondo il Codacons, «solo l'ultima prova dell'emergenza ludopatia che è scoppiata in Italia». Secondo l'associazione di consumatori, infatti, «oramai il rischio di sviluppare forme di dipendenza dal gioco si è estesa anche ai più giovani. Una dipendenza ancor più pericolosa perché si sviluppa dentro casa, giocando e perdendo soldi davanti ad un computer utilizzando internet», spiega il presidente Carlo Rienzi.

Per Rienzi si tratta di una vera e propria emergenza sociale, «che va contrastata adottando misure atte a difendere i giovani dalle ludopatie, e impedire che si avvicinino al gioco d'azzardo». Il Codacons ha anche annunciato un esposto alla Procura della Repubblica di Napoli, per chiedere l'avvio di indagini sul caso della morte del 19enne di Ischia, allo scopo di accertare eventuali responsabilità di soggetti terzi alla luce dell'ipotesi dell'istigazione al suicidio.

«Già lo scorso maggio l'associazione, - conclude la nota del Codacons - a tutela dei cittadini e contro le dipendenze da gioco, ha presentato una denuncia alla Procura e alla GdF di Napoli chiedendo di aprire una indagine sulla sale VLT (Videolottery) della Campania, per accertare l'eventuale sussistenza di fattispecie penalmente rilevanti quali il gioco d'azzardo, riciclaggio, estorsione, e di valutare, laddove necessario, il sequestro delle sale presenti sul territorio regionale».

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