Ha chiesto tante volte agli italiani di fare sacrifici, adesso è lui a farne, dando così l'esempio. Basta con la sedia presidenziale. Giorgio Napolitano lo ha chiesto a lungo ma non è stato facile scardinare protocolli decennali. Dopo mesi di lotta estenuante il Capo dello Stato bis l'ha spuntata e si presenta ora agli italiani come il primo presidente che ha tagliato la poltrona durante le cerimonie ufficiali. Alla fine il messaggio sembra essere passato e il cerimoniale del Quirinale si è adeguato. Ora il presidente della Repubblica, alle cerimonie ufficiali, siede e siederà tra il pubblico. Una piccola novità introdotta dal presidente ma che, secondo l'Ansa che ha battuto la notizia, "ha un valore simbolico in tempi di crisi, tagli e sforbiciate varie ai fronzoli della spesa pubblica".
Non si vedrà più quindi il "tronetto" presidenziale, quella sedia dorata che si stagliava al centro del pubblico nelle tante cerimonie alle quali il capo dello Stato è chiamato a presenziare. Anche se non è da escludere che in alcune cerimonie "fuori casa" possa ricomparire, causa "zelo" invincibile dei padroni di casa. E' già da qualche tempo che Napolitano preferisce evitare la poltrona d'onore. Ad esempio, in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario 2014, Napolitano si è accomodato accanto al Primo presidente della Cassazione Giorgio Santacroce nell'Aula magna della Suprema Corte: in prima fila, quella riservata agli invitati più illustri, ma non al centro dell'aula come era successo negli anni precedenti.
Un esempio di risparmio e di sobrietà? Non ci pare proprio. Sono ben altri i tagli che il presidente potrebbe e dovrebbe fare al Quirinale. Ma ovviamente è più semplice fare proclami straripanti di ovvietà a reti unificate chiedendo agli italiani di fare sacrifici.