La giustizia israeliana ha reso pubblica lunedì una decisione che respinge la richiesta dell'ONG Amnesty International (AI) di revocare la licenza d'esportazione di un software di spionaggio dell'azienda NSO, utilizzato secondo Amnesty Int. per spiare il giornalista marocchino Omar RADI "a causa del suo giornalismo e attivismo".
Nel giugno 2020, la AI aveva chiesto la revoca della licenza d'esportazione rilasciata dal Ministero della difesa israeliano alla società NSO, ritenendo che "se le autorità marocchine sono responsabili della pirateria illegale di attivisti e giornalisti come Omar Radi, il NSO Group ha contribuito a questi abusi mantenendo il governo marocchino come cliente attivo almeno fino al gennaio 2020".
Nella sentenza del tribunale di Tel Aviv, il giudice Rachel Barakai ha sottolineato che "non è stato dimostrato che sia stato svolto un tentativo per sorvegliare un attivista per i diritti umani nel tentativo di entrare nel suo telefono".
Secondo lo stesso giudice, il dipartimento che controlla le esportazioni in seno al Ministero della Difesa ha dato prova di "grande vigilanza" prima di concedere una licenza di commercializzazione o di esportazione.