Voci contrastanti quelle sulla salute del campione tedesco. Se il quotidiano Equipe fa intendere che il risveglio è vicino voci autorizzate fanno sapere che la speranza sul fatto che il campione possa riacquistare le proprie facoltà è veramente sottile. E’ passato un mese da quando Michael Schumacher è caduto dagli sci entrando in coma profondo e l’ultima testimonianza è quella di Gary Hartstein, l’ex ufficiale capo medico della Formula uno che sul suo blog non usa mezzi termini: “E’ estremamente poco probabile che rivedremo lo Schumacher che conosciamo." Hartstein prosegue con un pronostico piuttosto nero: "Sarebbe già un trionfo della resistenza umana il fatto che Schumacher fosse ancora capace di camminare, nutrirsi e vestirsi e conservare certi aspetti significativi della sua personalità”
L’ex medico si basa sui bollettini medici rilasciati dall’equipe dell’ospedale francese che rilascia un bilancio non molto ottimista. Un ematoma situato nella parte destra del cervello è stato ritirato con la seconda operazione, ma ne restano altri nella zona centrale e a sinistra. La parte centrale del cervello comanda la coscienza, del sentimento , il controllo della pressione sanguigna, la respirazione e la deglutizione e la sinistra è la sede di numerose funzionalità basilari quali quella del linguaggio.
I dottori forniscono qualche statistica per giustificare il loro pessimismo "Approssimativamente il 50 % dei pazienti vittime di un trauma cranico che si trovano in stato vegetativo dopo un mese, se ritornano coscienti , si risvegliano con deterioramenti neurologici significativi. Se lo stato vegetativo prosegue per sei mesi i deterioramenti sono gravi. Dopo un anno il recupero di uno stato di coscienza è veramente raro, e se accade tutte le funzioni sono gravemente alterate. Insomma ogni giorno che passa diminuisce la possibilità di vedere la situazione migliorare.
Magri elementi fanno pendere la situazione a favore dello sportivo, come ad esempio le sue perfette condizioni fisiche e le sue grandi capacità di recupero testate durante la convalescenza dei suoi precedenti incidenti. I più sinceramente sperano in un miracolo che possa far finire questo incubo anche per la famiglia del campione, che fin dai primi giorni ha imposto un muro di silenzio attorno alla vicenda.