Nei giorni scorsi, la Confsal ha partecipato a un importante incontro con il Premier Conte per discutere in merito alla riapertura “in sicurezza” delle Scuole a Settembre: una tematica, questa, di scottante interesse soprattutto in un momento così difficile che ci fa essere preoccupati, non soltanto come lavoratori ma anche come famiglie, per la sicurezza, la salute e il
futuro in generale dei nostri figli, dei nostri nipoti, insomma delle nostre giovani generazioni.
Erano presenti la Ministra Azzolina, il Capo del Dipartimento della Protezione Civile i rappresentanti delle Regioni e degli Enti Locali, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il
Coordinatore del CTS e i Coordinatori dei Forum nazionali delle associazioni studentesche, dei genitori, degli istituiti dipendenti dall'autorità ecclesiastica e della Federazione italiana per ilsuperamento dell'handicap (Cfr Convocazione allegata).
Per la triplice sindacale hanno parlato soltanto i segretari confederali, mentre la Confsal si è espressa anche attraverso la federazione rappresentativa del di settore Scuola. Sono, infatti,
intervenute all’incontro:
- il Segretario Generale dello Snals, Elvira Serafini, che ha fatto sentire la voce dei docenti e degli operatori scolastici, evidenziando le grandi difficoltà in cui versa la Scuola e ha illustrato le ragioni che hanno indotto tutti i sindacati scuola a indire uno sciopero per l’8 giugno;
- il Vice Segretario Generale Confederale (nonché, Segretario Nazionale dello Snals), Lucia Massa, che ha raccordato le problematiche scolastiche con le questioni più generali e ha prospettatoun quadro di proposte articolate nei seguenti tre punti:
1. la salvaguardia, come garanzia, della funzione educativa e interventi urgenti sull’infrastruttura scolastica. L’azione educativa e quella insegnativa richiedono la “presenza” e, poiché oggi non sappiamo con certezza quali saranno a settembre le esigenze di ordine sanitario, dobbiamo cautelarci e quindi considerare come prioritario e indispensabile un Piano straordinario di edilizia scolastica per l'ampliamento delle strutture adibite al servizio educativo, incentivato, come mission culturale, anche da finanziamento di privati. E a Conte è stato fatto rilevare che purtroppo proprio l’aspetto delle infrastrutture è assente nel Documento Tecnico Scientifico del Dipartimento della Protezione Civile, in quanto contempla solo l’aspetto organizzativo e quello gestionale della riapertura delle scuole. E’chiaro che se dovessimo su questo fronte farci trovare impreparati da una malaugurata ripresa in ascesa della curva epidemiologica, un nuovo lock-down comporterebbe, questa volta, una vera e propria crisi educativa.
2. la predisposizione di un Protocollo Integrato Sicurezza e Anti-Contagio da Covid 19 specifico per il Settore Scuola: un Protocollo a cui il Dipartimento Salute e Sicurezza della Confsal sta già lavorando e che rappresenta la nuova frontiera nel campo della sicurezza nei luoghi di lavoro, in quanto coniuga i principi e le regole della sicurezza con i principi e le regole anti-
contagio da rischio Covid 19, così come sono contemplati dalle più accreditate fonti giuridiche, tecniche e scientifico-sanitarie, europee e internazionali. La Confsal si è resa disponibile a
illustrare tale Protocollo in un apposito tavolo istituzionale.
3. apertura immediata di tavoli per il rinnovo del CCNL di categoria, atto a definire nuovi modelli contrattuali che tengano conto non soltanto dei nuovi assetti organizzativi e gestionali
ma anche dei relativi aspetti giuridici ed economici.
La Confsal ha, in particolare, fatto presente a Conte che sta elaborando un nuovo modello lavorativo applicabile alla Scuola e che supera istituti non adeguati, quali il Telelavoro e il Lavoro Agile: aspetto sul quale la Confsal si è resa disponibile al confronto, con la certezza che un CCNL Scuola così innovativo e rispondente in pieno alle esigenze attuali potrebbe fungere da “contratto-pilota” anche per gli altri settori della P.A.
Il Premier Conte ha manifestato grande attenzione alle proposte della Confsal e pertanto è auspicabile che possano seguire atti concreti così come avvenne all’indomani dell’incontro del maggio, a seguito del quale la normativa sulla Cassa Integrazione fu radicalmente cambiata in aderenza alla posizione espressa dalla Confsal.
Cordiali saluti
Il Segretario Generale
Angelo Raffaele Margiotta
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