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Roma: continuano le proteste degli immigrati del Cie

Le ultime lamentele risalgono a dicembre

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Continuano a protestare gli immigrati del Cie di Ponte Galeria, a Roma. In 13, sabato sera, si sono cuciti la bocca: tutti sono marocchini, provenienti da Lampedusa. Sette sono gli stessi che si cucirono la bocca, poco prima di Natale. Lo ha confermato il direttore del Cie, Vincenzo Lutrelli. Gli immigrati hanno annunciato a medici e infermieri che faranno lo sciopero della fame. Le loro condizioni di salute, al momento, sarebbero buone. «I marocchini - , ha precisato il direttore, - protestano per il protrarsi della loro permanenza nel centro. Si lamentano del fatto che da Natale non è cambiato nulla e dicono di aver avuto notizie da altri loro connazionali, che si trovano in altri centri di uscite, mentre loro sono ancora qui»Gia recentemente, cioè il 21 dicembre, una decina di immigrati si cucirono la bocca per una settimana circa, sempre per protestare contro la lunghezza dei tempi di permanenza nel centro. Circa 15, sono stati gli immigrati a protestare nel cortile del Cie di Ponte Galeria, con i materassi. Gli immigrati avevano interrotto la protesta in cambio dell'impegno a un miglioramento delle loro condizioni. Al loro caso, che aveva interessato anche altri Cie, erano intervenuti, anche Luigi Manconi, il senatore del Pd e presidente della Commissione diritti umani del Senato, e il deputato del Pd, Khalid Chaouki.

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