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Travaglio al vaglio - Ficca il Pd nel caso Russiagate, come il cavolo a merenda.

È tanto ossessionato dal PD, da fare tenerezza.  

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 Travaglio è abituta a criticare i giornaloni, come li chiama lui, Corriere, Repubblica e Stampa, un giorno si e l’altro pure. Non gli farà un baffo se mi permetto di farlo io con lui. Oggi lo faccio a proposito della sua prima pagina dove ficca il PD come il cavolo a merenda. Non c’è niente da fare. Il PD, per Travaglio è odio e amore. Lo sogna, lo agogna, lo desidera, lo brama, lo anela, lo cerca. È l’effetto di un odio viscerale che nasconde un amore altrettanto viscerale.
Oggi, 17 luglio 2019, sul suo giornale, in prima pagina, nell’affrontare il caso che coinvolge il rapporto tra Lega e Russia, affonda il coltello con una frase che più farlocca e deprimente, sia per chi la scrive e sia per chi la legge,  non si può: “Rubli&Lega Accordo Concreto. Ecco il terzo uomo: Arriva dal PD”. Avete letto bene, non è scritto arriverebbe, ma arriva dal PD. Quindi è una affermazione categorica riportata in un titolo che è di responsabilità diretta del Direttore, cioè sua.
Non capisco con quale criterio questo esimio Direttore si permetta di fare la morale ai suddetti giornaloni italiani, per notizie, a suo dire, riportate male, falsificate, o nascoste, quando lui stesso si comporta allo stesso modo, come dimostra questo caso. E le prove della “farloccaggine” le porta lui stesso nel pubblicare, sempre oggi sul suo giornale l’articolo di Marco Franchi nel quale, dopo aver fatto il nome del terzo uomo che avrebbe partecipato alla riunione del 18 ottobre 2018 per il passaggio di rubli alla Lega,  si legge testualmente: Qualche dettaglio in più su chi sia Vannucci, ieri, lo ha fornito il Tirreno: carriera bancaria iniziata come dipendente del Monte dei Paschi di Siena, ha fatto parte del sindacato bancari della Cisl e anche alla Cgil, prima di darsi alla libera professione come advisor finanziario. “In politica - scrive il quotidiano toscano - ha mosso i suoi primi passi all’epoca della Margherita di cui è stato anche vice coordinatore per la provincia di Livorno. Un percorso burrascoso, concluso nel 2006 con l’addio dopo una lite furibonda con i vertici livornesi”. Il suo nome figurerebbe anche nel Pd locale nel 2010, poi non ci sono altri riscontri sul suo impegno politico.
Da dove Travaglio abbia desunto l’affermazione “il terzo uomo arriva dal PD”  sta tutto nella sua psicosi. Purtroppo la sua psicosi accompagnata da altre di tanti altri personaggi ha distrutto un partito di centro sinistra che bene o male stava salvando l’Italia (i dati lo dimostrano e la matematica non è una opinione) e ha favorito incoscienti e incompetenti. 
Oggi, sempre sul suo giornale e sempre in prima pagina, giustifica ampiamente i loro errori, ma questa è un’altra storia da scrivere.

 

 

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