S’ode a destra uno squillo di tromba, a sinistra risponde ……… …. ….. assistiamo quasi impotenti agli atteggiamenti di chi, nell’azione politica, propugna l’attuazione di un programma con misure estreme, con metodi radicali, intransigenti; da destra e da sinistra tutti tendono a sostenere teorie o posizioni estreme, con, come racconta Gianni Venturi su ferraraitalia.it, i baffi tremuli di d’Alema sempre più parlante con voce impostata da ‘so tutto mì’; la bavetta nera di Salvini; il collo di Berlusconi esibito dalla mancanza di camicia che sorregge un viso senza più occhi; i riccioli bianchi (e non d’oro) del Grillo parlante, l’accento di Bersani che pettina non certo i lama, ma nemmeno le pecorelle, e via via fino all’ultimo dei peones con trolley e zainetto.
S’ode a destra uno squillo di tromba, a sinistra risponde ……… …. ….. assistiamo quasi impotenti alla riaffermazione di dottrine che la storia ha condannato e da cui i vari personaggi pare non abbia tratto alcun insegnamento. Infatti, si comportano da estremisti: l’estremista di destra continua a nega il principio dell’uguaglianza, l’estremista di sinistra continua ad assolutizzare questa stessa massima. A prescindere dal loro orientamento, rifiutano il pluralismo della società e sono uniti in ciò che non vogliono, ma non in ciò che vogliono. Adottano stereotipi del tipo amico-nemico, dottrine salvifiche, teoremi del complotto e fervore missionario.
La storia, invece, dimostra che in medio stat virtus (la virtù sta nel mezzo). Lo diceva secoli fa Aristotele il quale nell’Etica Nicomachea affermava, appunto, che il mezzo è la cosa migliore. Concetti similari furono espressi anche da Orazio nelle Satire (Est modus in rebus, C’è una misura nelle cose) e da Ovidio nelle Metamorfosi (Medio tutissimus ibis, Nel mezzo camminerai sicurissimo).In altri termini, la storia esorta all’opportunità di essere moderati nell’operare e nel giudicare, evitando quindi gli eccessi.
Il caso dei flussi migratori di questi giorni lo dimostra.
S’ode a destra uno squillo di tromba: vanno contrastate con fermezza l'immigrazione irregolare e l'immigrazione clandestina. Ne va di mezzo la sicurezza degli italiani
A sinistra risponde un altro squillo: nessuna politica securitaria, nessun muro, nessun rimpatrio potrà fermare l’immigrazione se prima non si porrà fine allo sfruttamento imperialistico di interi paesi dell’Africa e del Medio Oriente; ne va di mezzo la solidarietà .
Chi sa governare non accetta né l’una, né l’altra tesi e opera per una mediazione tra le due esigenze di sicurezza e solidarietà . In medio stat virtus. Ed è in questo quadro che si possono risolvere i problemi come hanno dimostrato, proprio in questi giorni, i ministri Minniti e Del Rio: hanno saputo coniugare misure di sicurezza con quelle umanitarie.