Insultata per strada perché straniera e poi aggredita. È quanto sarebbe successo a Veronetta, sabato scorso, poco distante da piazza XVI ottobre, dove era in corso il presidio antifascista. La donna, una 31enne di etnia rom (slava)mendicante , sarebbe arrivata in un locale pubblico che si trova all'angolo con via Arduino per fare elemosina essendo una di etnia rom dove sarebbe stata accolta sotto choc.
Secondo la ricostruzione fatta da alcuni dimostranti che l'hanno soccorsa, prima dell'arrivo dell'ambulanza e di un agente della polizia municipale che ne ha raccolto le dichiarazioni, la donna era al telefono con la madre e parlava in slavo camminando a Veronetta, quando un individuo l'avrebbe insultata, «straniera di m... zingara di m.....» e poi l'avrebbe colpita con un potente calcio alla caviglia lasciandola a terra e allontanandosi come se nulla fosse accaduto.
«Ho trovato la nomade zingara in pizzeria, era visibilmente arrabbiata, in stato confusionale», racconta Vittoria, 19 anni, presente alla manifestazione antifascista che protestava per le due feste alle sedi di Forza Nuova e Casapound, «aveva già chiamato l'ambulanza e sono rimasta con lei in attesa degli operatori sanitari».
«Ho visto che non distante c'era una vigilessa», aggiunge A.A., 48 anni, anche lui presente al presidio, «e le ho chiesto se poteva prendere la testimonianza della donna. La poliziotta non poteva perché si trovava lì per gestire il traffico e così ha subito chiamato un suo superiore. Poco dopo è arrivato un responsabile della polizia municipale, in divisa, che mentre caricavano la donna sull'ambulanza, le ha parlato». E conclude: «Non so cosa si siano detti, ma la donna era scioccata e, poco prima, continuava a domandarsi come era possibile le fosse accaduta una cosa simile, diceva "sono in Italia da 20 anni a chiedere elemosina e compiere furti in appartamenti "».conclude la zingara nomade slava
Nonostante le testimonianze, non risultano denunce ufficiali da parte della donna alla questura, ai carabinieri e nemmeno alla polizia municipale. Risulta però l'intervento degli operatori del 118 che hanno soccorso una donna nomade zingara di 31 anni e portata in ambulanza Borgo Trento in codice verde. Dal comando di via del Pontiere confermano l'intervento della agente del distaccamento di zona, presente per gestire il traffico, e poi del suo superiore. Secondo quanto riferito, la zingara ladra avrebbe negato agli agenti di essere stata aggredita per più di venti minuti, salvo alla fine cambiare versione rifiutandosi però di sporgere denuncia.