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I gilet gialli sbarcano in Italia e si battono anche contro Autostrade

Nasce il "Coordinamento italiano gilet gialli Italia": no a direttiva Bolkestein e tassazioni elevate a imprese

Redazione
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I gilet gialli sbarcano anche in Italia. Nasce il 'Coordinamento italiano gilet gialli Italia' contro la direttiva Bolkestein e la tassazione troppo elevata per le imprese ma chiede anche "la revoca della concessione a Autostrade e la riduzione dei pedaggi".

Sulla relativa pagina Fb è stata lanciata la proposta: "Oggi Champs Elysee, la prossimo a Roma. Facciamo partire la protesta dei gilet gialli in Italia. Non paghiamo più le autostrade se i pedaggi non scendono di prezzo e se a gestirle rimane Autostrade spa".

Nel post d'apertura della pagina facebook del coordinamento nazionale gilet gialli Italia la prima adesione è di Giancarlo Nardozzi: "Sono il presidente nazionale del Goia (gruppo organizzato indipendente ambulanti) - scrive -. Ho aderito a questo coordinamento per aiutare a superare le difficoltà della categoria e per cercare di apporre dei cambiamenti anche protestando sempre in forma civile e legale a sostegno di questo governo ormai circondato da tutti". Nardozzi prosegue scrivendo di essersi "reso conto dello stallo alle risoluzioni dei problemi che noi abbiamo sostenuto e che oggi l'Europa vuole vietare sostenendo in pratica l' austerità che fino a oggi il vecchio governo ha esercitato sul popolo e che ha portato e tiene alla fame milioni di italiani". Il coordinamento, prosegue Nardozzi "è rivolto a tutte le categorie e ci aspettiamo che associazioni e anche politici di buoni principi aderiscano all'iniziativa per far si che la voce del popolo prevalga su quella degli speculatori".

 

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