Verifiche completate e nessuna situazione anomala registrata: la linea ferroviaria Adriatica è stata riattivata poco dopo le ore 20.
L'interruzione, per più di 3 ore, è stata determinata da un allarme bomba. Una telefonata anonima, arrivata alla stazione di Pescara poco prima delle 17, aveva segnalato la presenza di un ordigno nel tratto compreso tra le stazioni di Fossacesia e Vasto-San Salvo, in provincia di Chieti. Notevoli i disagi per centinaia e centinaia di viaggiatori con diversi convogli rimasti fermi alle stazioni di Vasto-San Salvo, Termoli, Fossacesia, Pescara, Giulianova e San Benedetto del Tronto.
I controlli, coordinati dalla Polizia Ferroviaria, si sono messi in moto con l’ausilio di un mezzo speciale in dotazione che si è spostato sui binari, su un percorso di quasi 30 chilometri. Coinvolti anche gli artificieri della Polizia di Stato. La Protezione Civile del Gruppo comunale di Vasto ha assistito i passeggeri allo scalo di Vasto-San Salvo. Altrettano hanno fatto altri volontari negli altri scali interessati.
E’ stato il vice questore Cesare Ciammaichella, una volta avuta la rassicurazione dell’assenza di anomalie, a dare il ‘via libera’ per la riattivazione dei collegamenti.