Storico primo trapianto di faccia in Italia. A sottoporsi all'intervento all'ospedale Sant'Andrea di Roma, durato un'intera giornata, è stata una donna, una paziente di 49 anni affetta da neurofibromatosi di tipo I, malattia genetica neurocutanea che deturpa il volto.
La donatrice di pelle, fasce muscolari e cartilagine è una 21enne morta in un incidente stradale nel Lazio. Un'operazione decisamente complessa, che ha richiesto una preparazione di tre anni da parte dell'equipe. "Dalle prime ore della mattina all'Ospedale Sant'Andrea - si legge in una nota della Regione Lazio - effettuato un intervento senza precedenti in Italia e con pochi precedenti al mondo. Al tavolo operatorio dell'azienda ospedaliero-universitaria romana l'équipe chirurgica sta eseguendo un eccezionale intervento di trapianto allogenico facciale che darà un volto nuovo a una paziente sfigurata da una malattia neurodegenerativa congenita".
"L'operazione di trapianto, realizzata anche grazie alla collaborazione di una équipe specialistica di Zurigo, segue - continua la nota - un primo intervento di prelievo multiorgano effettuato dopo l'accertamento di morte cerebrale di una paziente vittima di un incidente stradale (che ha donato anche fegato e reni, ndr). Il Protocollo è altamente sperimentale - conta pochi precedenti nel mondo - ed è realizzato sotto la guida del Centro Nazionale Trapianti".
"Una opzione chirurgica ricostruttiva - si precisa - che il Sant'Andrea offre a pazienti che presentano complessi difetti di faccia cui le tecniche chirurgiche tradizionali non sempre garantiscono risultati funzionali ed estetici soddisfacenti. Una procedura 'life-improving', volta a migliorare la qualità di vita del paziente e facilitarne il reinserimento sociale, quando neoplasie, attacchi di animale, malattie neurodegenerative, ustione o traumi hanno determinato gravi malformazioni del volto".