Solo una settimana fa eravamo qui a conoscere la passione di Benedetta, che ha dimostrato di averne da vendere.
Lecito chiedersi da chi l'abbia ereditata...
"Ho iniziato a giocare a pallavolo all'età di 10 anni. Devo ringraziare mio padre per aver portato questo sport a Fara Filiorum Petri, il mio paese, insieme ad una grande suora: Suor Imelda."
Sua madre, Paola, ci racconta di aver cominciato a fare della pallavolo un vero e proprio stile di vita quando aveva più o meno la sua età, spinta anche lei dalla forza della famiglia e dalle stesse emozioni.
"La pallavolo mi ha regalato momenti fantastici, ma soprattutto ha fatto capire a me e alle mie compagne di squadra il significato dell'amicizia, della forza di volontà e dell'unione."
E, nonostante la grande difficoltà che le ha impedito di continuare ad alimentare la sua infinita passione, Paola dimostra che nulla può fermare il suo amore per la pallavolo.
"Purtroppo, a Filetto, durante una partita mi sono fatta male al ginocchio e ho dovuto subire un intervento.
Lì è finita la mia attività sportiva, ma non la mia passione."
Quella resta, forte e viva.
Le chiediamo di fare un passo indietro con la mente.
Affiorano i ricordi di una gara importante e si mescolano al presente, a sua figlia.
"La partita che mi ha segnata di più è stata contro la Cordigeri di Guardiagrele, dove ora gioca mia figlia: eravamo squadre rivali e disputavamo la partita più importante del campionato."
L'Unione.
È questo che ha insegnato e trasmesso a sua figlia.
Vincere e combattere insieme. Sempre.
"UNIONE è la parola che descrive questo sport.
Non c'è l'una senza l'altra, ogni singolo punto è studiato è costruito insieme."
E poi...il passaggio di testimone.
Ora tocca a Benedetta portare avanti quella passione che ormai è diventata...un dovere di famiglia!
"Questo sport ha fatto parte della mia vita in prima persona e ora continua a farlo con mia figlia: è e resterà sempre in me."