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Biotestamento: entra in vigore

Alla fine della legislatura, il biotestamento è stato approvato

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Una vittoria alla fine della legislatura del Parlamento: il biotestamento entra in vigore.

Molte le lotte, le rinunce, gli obblighi e le gli ostruzionismi, ma alla fine il disegno di legge ha visto la sua luce. Una tappa storica, come il la legge sul divorzio negli anni '70.

L'associazione Luca Coscioni, che si è mobilitata con Marco Cappato e Mina Welby sulle tematiche del biotestamento, ha diffuso a Milano una nota per ricordarlo. "Entra in vigore - scrive Filomena Gallo, segretaria dell'associazione - una legge per la quale ci siamo battuti grazie all'azione dei malati che hanno reso pubblica la propria lotta per essere liberi di scegliere fino alla fine".

Cosa prevede il Biotestamento? 

La riforma ha il merito di tutelare il diritto alla vita, alla salute, alla dignità e alla autodeterminazione della persona e dichiara che nessun trattamento sanitario può essere iniziato senza il libero consenso del malato.

I cittadini possono lasciare le loro disposizioni direttamente al Comune, una lettera con tutte le loro decisioni in materia sanitaria, registrate da Comuni attraverso un notaio.Per chi non ha possibilità di pagare il notaio, vi sono dei comuni, l'elenco completo lo trovate sul sito di Luca Coscioni, che hanno istituito da tempo una lista di tutela dei cittadini.

Un punto fondamentale della legge è infatti l’articolo quattro, che stabilisce che ogni persona maggiorenne e capace di intendere e di volere, in previsione di un’eventuale futura incapacità di non poter esprimersi, può lasciare le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari, e dare il consenso o il rifiuto alle terapie e ai trattamenti sanitari a cui dovrà essere sottoposto.

Sono introdotte dalla legge le DAT, le disposizioni anticipate di trattamento, attraverso le quali una persona potrà lasciare a una persona di fiducia le sue volontà circa le cure a cui essere sottoposto o da rifiutare quando non sarà più cosciente. Le disposizioni anticipate devono essere redatte con atto pubblico o scrittura privata, con sottoscrizione autenticata da notaio o altro pubblico ufficiale o da un medico dipendente del Servizio sanitario nazionale o convenzionato. Nel caso in cui le condizioni fisiche del paziente non lo consentano, possono essere espresse attraverso videoregistrazione.

Le Dat sono vincolanti per il medico, resta escluso il suicidio assistito e l'eutanasia.

Quindi il Biotestamento stabilisce che nessun trattamento sanitario può essere iniziato o proseguito se privo del consenso libero e informato della persona interessata, tranne che nei casi espressamente previsti dalla legge.

Per quanto riguarda i minori, il paziente deve ricevere informazioni sulle scelte relative alla propria salute in modo consono alle sue capacità, per essere messo nelle condizioni di esprimere la sua volontà.

 

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