Giancarlo Barbieri, 61 anni, è il quarto operaio morto nell'incidente alla Lamina avvenuto lo scorso martedì che aveva provocato il decesso di altre tre persone, rimaste intossicate per una fuga di azoto. A Barbieri, che aveva lottato tra la vita e la morte per 40 ore, sono stati disposti gli accertamenti di morte cerebrale.

L'uomo si trova nel reparto di terapia intensiva cardiochirurgica dell'ospedale San Raffaele di Milano. La tragedia era avvenuta in un’azienda milanese specializzata in materiali ferrosi, la Lamina appunto, sita in zona Greco. Prima di Barbieri, la stessa sera dell’incidente si erano spenti anche suo fratello Arrigo, 57enne responsabile della produzione, l’altro operaio Giuseppe Setzu, di 48 anni, nel tentativo di salvare i colleghi, e l’elettricista di una ditta esterna Marco Santamaria, di 43 anni.