30 Agosto 2017
Rolando La Rosa, consigliere comunale grillino di Civitavecchia e Ispettore capo di Polizia in quiescenza, già protagonista, poche settimane fa, di una clamorosa scivolata su Facebook per aver pubblicato un post, poi rimosso, con commenti xenofobi e razzisti circa la presenza di stranieri a Civitavecchia, dipingendo la città come in balia di extracomunitari intenti a drogarsi e poltrire sui social dentro i bar. Commento quello di La Rosa legato alla probabile apertura di hot spot temporaneo al porto. Il consigliere vuole introdurre il reddito di cittadinanza a Civitavecchia e lo vuole finanziare con l’introduzione di una nuova tassa a carico dei cittadini. La Rosa sta mettendo a punto un provvedimento da presentare all’assemblea del comunale per l’istituzione di quello che il Movimento chiama reddito di cittadinanza. “Primo: lo dobbiamo fare perché è un punto fondamentale del nostro programma. Secondo: lo dobbiamo fare perché rappresenta un enorme passo avanti in fatto di civiltà, solidarietà e anche sicurezza”. Lo schema che ha in mente il consigliere è semplice ed è il seguente: il consiglio comunale fissa un livello minimo di reddito per le varie tipologie di famiglie, quindi i titolari di Isee al di sotto di questa soglia minima riceveranno le integrazioni per arrivare a quel reddito che dovrebbe garantire almeno una dignitosa sopravvivenza. “Perché ci dobbiamo rendere conto – afferma l’esponente grillino – che la povertà, oltre ad essere disumana e ingiusta, è anche la principale fonte e causa dei comportamenti devianti. Un esempio? Prendiamo un caso abbastanza lontano da noi, ma chiaro: c’è stata gente che per integrare gli scarsi guadagni ha dato fuoco ai boschi, e per incassare quanto? Ben 10 euro l’ora. Se queste persone, dietro alle quali ci sono sicuramente delle famiglie, avessero avuto quel reddito minimo, quasi sicuramente non avrebbero appiccato fuoco ai boschi. Cosa che, al di là dei 10 euro l’ora andati ai volontari, ha comportato spese per la comunità sicuramente ingenti”. Al momento, Rolando La Rosa non ha dati precisi per riuscire a quantificare a quanto ammonterà, annualmente, il reddito di cittadinanza o di solidarietà, ma è sicuro che i Servizi sociali potranno gestire al meglio una situazione del genere. “L’ufficio – afferma – conosce perfettamente la situazione e le varie famiglie. Sono sicuro che sarebbe facilissimo gestire la cosa. Per quanto riguarda i numeri complessivi non credo siano esorbitanti, e comunque rimane sempre una questione di solidarietà, civiltà e anche sicurezza”. Ma il Comune, da dove dovrebbe prendere i fondi necessari per questo contributo. “Mi rendo conto che la situazione delle casse del Pincio è abbastanza in difficoltà e quindi non ci sono spazi per recuperare questi soldi. La via è una sola: introdurre un prelievo a tutti coloro che hanno un reddito al di sopra di un certo livello”. Quindi, una nuova tassa. Non crede che sarebbe difficile far digerire ai contribuenti civitavecchiesi un nuovo prelievo sui redditi? “Certo, una nuova tassa farebbe scatenare diverse proteste – ragiona La Rosa – ma dovremmo far capire ai cittadini che è nell’interesse di tutti eliminare certe situazioni di disagio. Il mio è un progetto di solidarietà, ma, come ho detto, anche di sicurezza. Oggi verrebbero aiutati tanti giovani in difficoltà, i quali, a loro volta, una volta che si saranno sistemati, potranno aiutare altri. E così via”. Pensa che i suoi colleghi del Movimento 5 Stelle appoggeranno questo suo progetto? “Debbono sostenerlo – risponde deciso il consigliere – è tra i punti del nostro programma. Applicarlo a Civitavecchia darebbe una certa fama alla città… e la fama, in fondo, conta poco, ma, ne sono sicuro, renderebbe sicuramente migliore la qualità della vita di tutti i civitavecchiesei. Tra l’altro, anche altri partiti hanno nei loro programmi interventi del genere, che magari chiamano diversamente, ma che nella sostanza si discostano poco da quello che sto sostenendo, e ritengo quindi che, alla fine, una proposta del genere non dovrebbe incontrare troppe difficoltà a passare”. Forse lo scoglio più grande è appunto la nuova tassa. “Allora sarà compito delle forze politiche far capire l’importanza di questa iniziativa e sensibilizzare tutti i cittadini. Se una cosa è giusta, non ci si può fermare perché qualcuno protesta. E’ necessario l’intervento e l’appoggio di tutti i partiti. E credo che sarebbe possibile arrivare a un’approvazione all’unanimità”. Rolando La Rosa sta lavorando per mettere a punto l’ordine del giorno da presentare al consiglio comunale e, nello stesso tempo, sta lavorando per costruire il consenso intorno alla sua proposta. Come detto, mira all’unanimità o quasi del ciglio, ma intanto cerca di assicurarsi l’appoggio deoi colleghi del 5 Stelle, ai quali, nei giorni scorsi, ha inviato la seguente lettera: Carissimi colleghi,
poiché molte famiglie di Civitavecchia, sono in difficoltà economiche, è mia intenzione presentare un ordine del giorno che riguarda una maggiore tassa comunale, per finanziare i nuclei familiari poveri, con il “reddito di solidarietà”. Non mi dite che non si può fare, senza capire come e quando. Naturalmente dobbiamo sensibilizzare l’opinione pubblica, prima di approvarlo.
Quanto sopra è previsto al primo punto del programma nazionale, che noi avremmo anticipato in ambito comunale e, saremmo su tutti i giornali italiani, per aver dato dignità duratura a molte famiglie. Mi occorrono alcuni dati numerici, dall’ Ufficio Servizi Sociali ed altri dall’INPS-Agenzia delle Entrate.
Faccio un esempio semplice: a Civitavecchia ci sono circa 15.000 lavoratori e circa 3.000 pensionati al di sopra dei 1.000 euro mensili, a 10 euro fa 180.000 euro mensili. Si aiuterebbero con 400 euro mensili, ben 450 famiglie. Ed ancora: così facendo, andiamo ad aiutare direttamente i nostri vicini e lontani, ci credo e mi batterò fino al risultato, (credeteci anche voi).
Questa è una iniziativa, che occorre coinvolgere in prima persona la minoranza, dando merito a tutti.
Matteo D'Errico