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IL M5S E IL BUCO NELL’ACQUA DEL REFERENDUM

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L’onorevole Luigi Di Maio, vicepresidente 5 Stelle della Camera e membro del direttorio grilino, detta la linea del Movimento dopo il risultato del referendum antitrivelle: “Questo referendum non lo avevamo organizzato noi, lo abbiamo cavalcato solo dopo l’inchiesta Tempa Rossa”. “La sconfitta non è nostra” - aggiunge. Hanno cavalcato il referendum antitrivelle in funzione anti Renzi in compagnia della Lega Nord, di Forza Italia, Sel e minoranza Pd, un  fino a domenica sera  a urne chiuse hanno cercato di scrollarsi di dosso l’etichetta di chi ha perso il referendum nonostante la “Santa Alleanza” di cui si è trovata a far parte con Lega Nord , Forza Italia, Sel, minoranza del PD. Un fronte ampio, quello del SI, non solo ambientalista ma "antirenziano". Secondo Enzo Risso, direttore dell'istituto di sondaggi SWG, “i 15milioni di italiani che sono andati a votare sono un livello fisiologico politicamente ininfluenti, non è decollato il partito unico anti-Renzi che pure si è intravisto nella campagna elettorale. Il tema ‘no Triv’ era ultra-tecnico, non ha scaldato i cuori, nonostante qualche picco di attenzione causato dall'inchiesta lucana sul petrolio. Tuttavia va sottolineato che l'affluenza non è stata irrilevante come pure è accaduto in passato per altri referendum. In sintesi: Renzi non ne esce indebolito ma è evidente che deve considerare l'esistenza di una opposizione ramificata nel Paese”. Tornando a Di Maio. Ha detto di essere “andato a votare, sono per andare sempre a votare. Ma sarò contento di votare quando non ci sarà più il quorum, quando chi sta a casa non è più importante di chi va a votare. Quando ai 15 milioni che hanno votato daremo più peso, quello di essere cittadini attivi”. “Un referendum come quello di domenica è diventato l’ennesimo terreno di scontro tra bande del Pd. Quando i cittadini lo hanno capito, quando hanno visto che non si stava discutendo più di trivelle ma di correnti che si battevano una contro l’altra, lo hanno snobbato”. Però Di Maio però non spiega perché più della metà degli elettori del Movimento 5 Stelle non si sono recati al voto. Anche nel Movimento c’è guerra tra bande? 

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