Due anni fa i tre attentati simultanei a Parigi, tra cui il Bataclan, 130 morti e 400 feriti.
E' successo il 13 novembre di due anni fa, i tre attentati silmutanei, rivendicati poi dall'Isis. Molti, tanti i morti, ma anche dei superstiti, alcuni dei quali hanno scritto un libro di memorie, farsi un tatuaggio o cambiare una miriade di psicanalisi per superare lo shock.
Nel novembre del 2015 il Paese era ancora sotto choc per gli attacchi di gennaio alla redazione di Charlie Hebdo e al supermercato Hyper Kasher di Porte de Vincennes.
Tra i morti del Batacla, lei, Valeria Solesin, l'italiana, 28 anni, una studiosa, una ragazza laboriosa e gentile.
La paura di essere colpiti, l'incombrente minaccia dell'Isis è sentita in tutta Europa, in particolare in Francia, più volte colpita dai fondamentalisti. Lo stesso ministro sottolinea questa paura: "Le perdite subite dall'Isis sul terreno potrebbero rafforzare le motivazioni di coloro che vogliono passare all'azione qui".
L'indagini delle vicenda sono ancora in corso, e il magistrato coinvolto ha ammesso che vi sono alcune zone d'ombra da chiarire.