Con una legge del 2005, l'Italia approva la "Festa dei Nonni", un giorno dedicato a loro, un modo per celebrare "l’importanza del ruolo svolto dai nonni all’interno delle famiglie e della società in generale."
La legge del 2005 spiega come i comuni, province e regioni, devono adoperarsi e organizzarsi per festeggiare e valorizzare il ruolo dei nonni. Non una festa da bollino rosso sul calendario, non la chiusura delle scuole, ma eventi che possano valorizzare un ruolo che, in Italia come nel resto del mondo, risulta sempre più importante.
In Italia è stato scelto il 02 ottobre come giorno perchè per la Chiesa Cattolica corrisponde alla celebrazione dei cosiddetti "Angeli Custodi". Negli Stati Uniti la festa è stata creata già nel 1978, con il Presidente Carter che accolse la proposta di una casalinga del West Virginia, Marian McQuade, che aveva 15 figli e 40 nipoti e quindi nutriva un certo coinvolgimento personale.
La ricorrenza della Festa dei nonni coinvolge anche tanti altri paesi: in Australia si tiene dal 2010, in Canada dal 1995 (ma è stata interrotta nel 2014), in Estonia dal 2014, in Francia dal 1987 (per iniziativa di un marchio di caffè), in Germania dal 2010, in Polonia dal 1964 per iniziativa di una rivista, nel Regno Unito nel 1990. Ma le date sono diverse: per esempio in Francia la Festa dei nonni si celebra a marzo, in Messico in agosto, in Polonia a gennaio. In Italia, stando a quanto ricostruisce Wikipedia, la Festa dei nonni è stata riconosciuta dallo Stato anche per iniziativa di Franco Locatelli, presidente dell’Unione Nazionale Florovivaisti.
Anche Google oggi festeggia, a suo modo, la festa dei nonni: un doodle con una breve animazione per celebrare il valore del ruolo svolto dai nonni nella famiglia e nella società in generale. Nell'animazione di Google gli alberi grandi sembrano proteggere, e insieme rallegrare, gli alberelli più piccoli. I nonni parlano e abbracciano i nipoti, che saltellano allegri e rasserenati.
Ah, non dimenticate: per festeggiare i vostri nonni, paterni o materni, c'è anche un fiore ufficilae, il non ti scordar di mè. Dagli anitchi considerata un'erba sacra per gli occhi, la leggenda vuole che un nome così particolare abbia due diverse origini. La prima, più religiosa, secondo la quale Dio stava dando il nome alle piante quando una piantina, ancora senza nome, gridò: "Non ti scordar di me, Dio!" e Dio replicò: "Quello sarà il tuo nome!". La seconda è legato ad un avvenimento sul Danubio, in Austria: due giovani stavano scambiandosi le promesse attraverso il simbolo di questo fiore, ma lui cadde nel fiume e le gridò tale frase come promessa di eterno amore.