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Bloccati i beni Lega dai giudici: Salvini "Un attacco alla Democrazia"

"Per la prima volta i giudici hanno bloccato l'attività di un partito politico", scontro tra i due Mattei

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"E' un attacco alla Democrazia": queste le parole di Matteo Salvini, appena tornato da Strasbrugo, dopo il blocco dei beni della Lega.

Sono stati i magistrati, la Procura di Genova, a bloccare tutti i beni e i conti correnti di tantissime importanti federazioni del Carroccio, tra cui, Imperia, Bologna, Bergamo, Sanremo e Trento. Una misura cautelare conseguente alla sentenza di poche settimane fa che condannò Umberto Bossi a 2 anni e tre mesi di reclusione e Francesco Belsito, il tesoriere, a 2 anni e sei mesi.

Ma Salvini non ci sta e organizza con urgenza una conferenza a Montecitorio per denunciare l'accaduto. "Oggi, 14 settembre 2017, per la prima volta nella storia della Repubblica, i giudici stanno bloccando l'attività di un partito politico. Vogliono farci fuori. E' un attacco alla democrazia".

Una decisione che, secondo il segretario, non ha precedenti nella storia italiana e che "ha un chiaro significato politico". Si vuole colpire il terzo partito, dice il segretario, in crescita nei sondaggi. Una sorta di manovra orchestrata proprio nel momento giusto. "C'è chi, usando un pezzettino di magistratura, anche un solo giudice, - attacca Salvini - vuole mettere il bavaglio al dissenso, ad alcuni milioni di italiani che credono nella Lega. Forse dava fastidio che tanti militanti da tutta Italia venissero a Pontida, per una grande giornata di libertà. Ma non non ci fermiamo, andremo tutti a Pontida anche a costo di pagarla di tasca nostra".

Intanto l'altro Matteo, è alla festa dell'Unità di Frascati, e attaccca la Lega e il suo segretario: "Tutti i giorni la Lega fa la morale a Roma ladrona ma nessuno dice che ha rubato i soldi del contribuente. Che deve dare 48 milioni di euro del contribuente. Non ne parla nessuno". In tempo reale, la risposta di Salvini: "Secondo Renzi, la Lega e alcuni milioni di italiani, sono colpevoli di aver rubato. Si vergogni. Vedo che un partito che si definisce democratico - conclude - non si cura di quanto dice la Costituzione sulla presunzione di innocenza. Al Pd non succede nulla perchè evidentemente ha più amici dentro la magistratura".

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