Del Caso della Discarica per Rifiuti Speciali di Coronas Bentosas di proprietà della Famiglia Cancellu si parla davvero pochissimo: una stranezza, vista la complessità delle vicende che la riguardano e vista anche la rilevanza del giro di affari che il sito dovrebbe avere, se corrisponde al vero che la società che l'ha gestita fino al Gennaio 2016 avrebbe risanato in un solo anno (2014) il suo buco di Bilancio di 3 Milioni e Mezzo di Euro, riuscendo addirittura a fare un utile di 250 mila Euro.
Se ne parla pochissimo, ma la sua intricata storia si arricchisce comunque di nuovi elementi interessanti: secondo quanto dichiarato dai legali della EXE (la società friulana che ha gestito la discarica negli ultimi 2 anni) al giornale Messaggero Veneto, sui terreni nei quali sorge la Discarica insisterebbero ancora delle Ipoteche mai liberate.
Non solo: dall'esame delle visure ipocatastali, sarebbe emerso inoltre che tutti i beni immobili riconducibili alla Discarica sarebbero stati sottoposti a pignoramento nel Gennaio del 2012.
Fatto, quest'ultimo, che sarebbe stato completamente sottaciuto dalla proprietà, la Barbagia Ambiente s.r.l. della Famiglia Cancellu, nel corso delle trattative per la stipula del contratto di affidamento (che prevedeva poi l'acquisto della stessa discarica dopo un paio d'anni) intercorse con la Società EXE di Udine: questo è quanto sostengono i legali che rappresentano la società friulana, che su queste basi hanno presentato un reclamo al Tribunale di Nuoro, contestando dunque l'ordinanza che aveva disposto la chiusura di Coronas Bentosas dai primi di Gennaio ( ordinanza scaturita dal ricorso d'urgenza presentato da Cancellu proprio a seguito del mancato acquisto della discarica da parte di Exe).
A completare un quadro già di per sé complicato è la notizia, riportata sempre dal Messaggero Veneto, secondo la quale la società della famiglia Cancellu avrebbe presentato al Tribunale di Nuoro una proposta di ammissione al Concordato Preventivo.
Cosa significa? Il Concordato Preventivo è una procedura concorsuale, uno strumento di soluzione della crisi dell'impresa: in sostanza, è la richiesta di essere ammessi al pagamento di una quota del debito che si è accumulato per evitare il Fallimento.
Insomma, il futuro della discarica di Amianto e Rifiuti Speciali di Bolotana è più che mai incerto.
Il mese prossimo, nell'udienza fissata per l'11 Maggio, sarà discussa la richiesta di sospensione dell'ordinanza di chiusura presentata da Exe.
Se nel frattempo i tanti attori interessati all'acquisizione della discarica siano rimasti a guardare o abbiano invece attivato altre trattative, lo scopriremo solo in seguito.