Alitalia annuncia, nel suo piano industriale, 2.037 esuberi solo per quanto riguarda il personale di terra (a tempo determinato e non). In cantiere anche l’esubero di 400 naviganti per i quali la solidarietà difensiva scade a dicembre. L'azienda sarebbe anche intenzionata a chiedere tagli salariali del 28% per i piloti medio raggio, 22% per i piloti lungo raggio e 32% per gli assistenti di volo.
Il sindacato si mobilita e annuncia uno sciopero di 24 ore, il prossimo 5 aprile.
Clima teso dunque alla vigilia dell'incontro che oggi metterà di dronte Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Ta con i vertici dell'azienda. Per i sindacati il piano presentato non è di sviluppo, ma "di forte ridimensionamento dell'azienda e se fosse confermato il nostro giudizio non potrà che essere molto negativo e richiederà una mobilitazione e risposte molto forti da subito", commenta il segretario generale della Uiltrasporti Claudio Tarlazzi.
Sul piano industriale, si prevede, per il rilancio della compagnia, l'assunzione nel 2019 di circa 500 unità per il personale di volo (assistenti di volo e piloti). Nel piano ci sarebbe anche l'arrivo, nel 2019, di 8 nuovi aerei (che si aggiungerebbero all'unità entrata in attività circa 1 mese fa), che verrebbero utilizzati per una decina di nuove rotte di lungo raggio.
Lo sciopero del 5 aprile, non è il solo previsto. Confermato per lunedì prossimo, 20 marzo, lo stop al 40% dei voli nazionali ed internazionali della compagnia aerea cancellati per un'agitazione di alcune sigle sindacali dei controllori di volo dalle ore 13 alle 17 e per uno sciopero proclamato dalla sigla sindacale CUB Trasporti (e per gli aeroporti di Milano anche il sindacato USB) per l'intera giornata del 20 marzo - ad eccezione delle fasce garantite 7-10 e 18-21 - del comparto aereo.