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Addio Voucher: "L'Italia non ha bisogno di dividersi"

Approvato il decreto per abolire i voucher e gli appalti

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Lo annuncia il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni: abolizione dei voucher. Al termine della riunione del Congilio dei Ministri a Palazzo Chigi, lo annuncia nella consapevolezza che "l'Italia non aveva bisogno nei prossimi mesi di una campagna elettorale su temi come questi".

Quindi il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto per abolire i voucher e gli appalti. Il capo dell'esecutivo ha quindi aperto una nuova stagione nella quale il Governo si impegnerà a trovare un nuovo strumento per regolare il lavoro saltuario e occasionale. "Noi ci metteremo subito al lavoro per regolare in modo moderno e avanzato il lavoro occasionale e accessorio", ha assicurato il premier, sottolineando che con i voucher "avevamo una risposta sbagliata, o che con il tempo si è rivelata sbagliata, ad un'esigenza giusta sulla quale ci concentreremo anche attraverso il confronto con le parti sociali affinché si trovi uno strumento che regoli il lavoro occasionale".

Pertanto, "confermiamo la nostra intenzione di riformare il mercato del lavoro", ha concluso Gentiloni.

Anche Giuliano Poletti, il ministro del lavoro,"apriremo al più presto il confronto con le parti sociali. D'altra parte un tavolo generale sul lavoro è già in corso e si potrà inserire questa riflessione". I voucher, ha precisato  il ministro, "non sono responsabilità di questo Governo e per questo il modo più efficace di riscriverli era abrogarli".

Potrebbe sembrare una vittoria del sindacato di Susanna Camusso, ma Poletti risponde "non era in campo un gara con la Cgil e con nessun altro", ha chiarito Poletti anche perché "l'avevamo detto tutti che era necessario andare verso drastica riduzione dei voucher", i quali, "non c'entrano niente con il jobs act" e che comunque per chi li ha già acquistati sono utilizzabili "fino al 31 dicembre".

In merito alla possibilità che possa riemergere il lavoro nero, il ministro ha ammesso che "c'è questo rischio" ma "le imprese devono operare secondo la legge e regolare i loro rapporti di lavoro secondo i contratti". Il Governo ha inserito nel decreto anche le nuove norme sugli appalti per recuperare il principio di solidarieta' tra committente e appaltatore,  disinnescando cosi' anche il secondo quesito referendario che era stato posto dalla Cgil. 

 

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