Istat. Fine 2016 con segno positivo per fatturato e ordini dell’industria italiana: a dicembre rispetto al mese precedente si registra infatti una crescita sia del volume di affari (cioè dell’insieme dei ricavi e delle vendite per le quali è stata emessa fattura), pari al 2,6%, che degli ordinativi, quantificata al 2,8%. A sua volta novembre aveva fatto meglio di ottobre negli stessi comparti, e ottobre meglio di settembre: si tratta quindi del terzo rialzo consecutivo mensile.Sul fronte della fiducia nel futuro economico, il mese di febbraio ripropone lo stesso drammatico dualismo di gennaio: mentre cala la fiducia dei consumatori, da 108 a 106 punti, cresce quello delle imprese, che raggiunge il livello più elevato dall’inizio del 2017, salendo da 103 a 104 punti.
Coldiretti. È allarme nei paesi marchigiani devastati dai recenti fatti sismici: qui le vendite sono crollate del 90% negli ultimi mesi. Così molti allevatori e agricoltori della zona si trovano costretti a lasciare la loro regione per vendere i loro prodotti (latte, formaggi e salumi). Molti di essi hanno trovato asilo e ospitalità proprio presso una struttura di proprietà dell’associazione fondata da Paolo Bonomi, il mercato di Campagna Amica all’Aranciera di San Sisto a Roma.
Emergenza immigrazione. Dati dell’Organizzazione internazionale migranti relativi ai flussi di profughi in Europa dall’inizio dell’anno: nel vecchio continente in questi primi due mesi del 2017 sono arrivati via mare 13.924 rifugiati. I decessi registrati sono stati 366. Di essi, solo quaranta non sono avvenuti sulla tratta marittima Italia-Libia: una vera e propria "rotta della morte", che ha visto le tragedie del mare riguardanti migranti moltiplicarsi del 300% in più rispetto allo stesso periodo del 2016.
Inps. Dal Consiglio di Indirizzo e Vigilanza, di cui fanno parte rappresentanze sindacali dei lavoratori, dei datori di lavoro e dei lavoratori autonomi, disco rosso martedì scorso al bilancio preventivo per il 2017. La motivazione sta nelle risposte “carenti sul fronte dei crediti contributivi e degli immobili”. Ma il ministro Poletti rassicura: la bocciatura non avrà conseguenze sui pensionati. Alla fine dell’esercizio 2017 si prevede per via Ciro il Grande un disavanzo patrimoniale di 7.863 milioni, con un peggioramento di 6.129 milioni rispetto al 2016.