Avevano messo in piedi un fiorente e collaudato traffico internazionale di cocaina proveniente dalla Spagna e destinata al Friuli Venezia Giulia con base a Pordenone. Ma grande è stata la sorpresa dei Finanzieri quando tra i corrieri si sono trovati davanti a una donna ultrasessantenne. La loro “attività” si è però interrotta stamattina quando 50 uomini dei Comandi Provinciali Trieste e Pordenone della Guardia di Finanza, coadiuvati dalle unità cinofile di Udine, hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare in carcere smantellando l’organizzazione.
Si tratta della prosecuzione di un’operazione condotta dalle Fiamme Gialle di Trieste che ha già portato all’arresto di 11 persone tra corrieri e complici e consentito di sequestrare due chili e trecento grammi di cocaina, pari a 3.500 dosi per un valore sulle piazze di mercato di circa 270.000 euro, 250 grammi di mannitolo (sostanza da taglio), 7.000 euro in contanti e un’automobile utilizzata dai criminali. L’organizzazione, composta da cittadini dominicani ed italiani residenti nelle provincie di Udine, Pordenone e Treviso, avrebbe gestito il traffico di stupefacente avvalendosi di corrieri ovulatori (bodypackers) reclutati tra propri parenti e connazionali (e proprio per questo particolarmente «devoti» ai capi), che dovevano far arrivare la micidiale polvere bianca a Pordenone, alternando l’utilizzo di aereo, treno, pullman e auto allo scopo di disorientare gli investigatori.
Giunti in Friuli i corrieri venivano sistemati in luoghi sicuri dove successivamente espellevano gli ovuli di cocaina ingeriti, ognuno di 10 grammi. La droga poi veniva immediatamente immessa nella “rete” di spaccio locale. Figure centrali della banda erano due caraibici che avevano le missioni più importanti da perseguire: l’approvvigionamento della “polvere bianca” in territorio spagnolo e l’addestramento di insospettabili trasportatori, come appunto “l’over-sixty” arrestata oggi.